Sono oltre 15 le persone iscritte ad una associazione di volontariato, coinvolte in un indagine della procura di Velletri, che ha portato alla perquisizione locale e personale tra Ardea, Nettuno ed Anzio di tre sedi riconducibili ad individui che si spacciavano, tramite l’appartenenza all’Associazione, operatori autorizzati a svolgere attività di controllo sui territori sovrapponibili a quelle di operatori di polizia e protezioni civile. Queste persone detenevano illecitamente distintivi, oggetti e contrassegni simili a quelli in uso alle forze di polizia tanto da indurre i cittadini controllati all’errore. Inoltre usavano una divisa con mostrine e segni come quelle delle forze dell’ordine ed una paletta bianco rossa, per regolare il traffico su strada pubblica con le stesse fattezze di quelle date in dotazione alla polizia, senza alcuna autorizzazione. Questa associazione tentava di percepire indebitamente per se ed i suoi membri dal dicembre 2018 da parte dell’Ente pubblico erogazioni di denaro, presentando inoltre anche un progetto al Comune di Anzio, che sembrerebbe essere stato in parte accolto, con attribuzioni di funzioni non veritiere di Protezione civile ed Antincendio boschivo nazionale e locale.
Dopo l’informativa della polizia locale di Anzio, redatta su segnalazioni delle associazioni autorizzate -ci viene riferito dai volontari che da anni operano sul territorio che si è proceduto alla perquisizione dei locali e dei veicoli di proprietà di una persona coinvolta e sono stati rinvenuti: “segni distintivi, contrassegni e oggetti che simulano la funzione di quelli in uso al corpo di polizia con la documentazione inerente l’associazione ed altre dello stesso tipo”.
La Procura sta verificando le modalità con le quali questa associazione avrebbe indebitamente incassato eventuali compensi in modo illecito da parte dei Comuni che avrebbero pagato i servizi prestati da questa associazione senza aver accertato il possesso dei requisiti e delle autorizzazioni previste per legge.