I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno sequestrato, su disposizione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri, conti correnti, beni mobili e immobili per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro, corrispondenti alle imposte evase da due imprese operanti nel settore della installazione di impianti industriali e della logistica, oggetto di precedenti accertamenti fiscali.
In particolare, durante l’attività ispettiva, i Finanzieri della Compagnia di Nettuno,
analizzando la contabilità e ricostruendo i movimenti finanziari di un’impresa di Anzio,
hanno concentrato l’attenzione su alcune voci di bilancio, risultate gonfiate dalla
presenza di costi mai sostenuti. Hanno così riscontrato che l’amministratore della società aveva presentato, per quattro anni, le dichiarazioni fiscali abbattendo, attraverso l’indicazione di spese fittizie, il reddito e sottraendosi così al pagamento di IVA, IRES ed IRAP.
In altra analoga attività le Fiamme Gialle nettunesi hanno scoperto mancate entrate nelle casse dello Stato di IVA per oltre 1,4 milioni di euro.
Entrambi gli amministratori sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Velletri per diversi reati tributari che prevedono la reclusione fino a sei anni.
Per assicurare alla collettività le risorse sottratte al Fisco, la Procura della Repubblica di Velletri ha chiesto l’adozione di misure cautelari reali sui beni che costituiscono il profitto dell’evasione, nella disponibilità delle società individuate e, per la parte di incapienza, sui beni personali degli indagati.
Il G.I.P. del Tribunale di Velletri ha emesso i provvedimenti e disposto il sequestro di beni, ai fini della successiva confisca, per complessivi 2 milioni di euro, importo corrispondente alle imposte evase e non versate negli anni dal 2013 al 2016.
Nei giorni scorsi, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Nettuno hanno dato esecuzione al decreto, rinvenendo nella disponibilità di uno degli imprenditori evasori una lussuosa imbarcazione, una Porsche, oltre a villa e altri immobili di pregio.
Complessivamente sono stati cautelati 15 unità immobiliari e oltre 300 mila euro in contanti, per un controvalore di circa 2 milioni di euro.
L’attività si inserisce nell’ambito della complessiva azione della Guardia di Finanza a contrasto dell’evasione fiscale che produce effetti negativi per l’economia, ostacola la normale concorrenza fra imprese, danneggia le risorse economiche dello Stato e accresce il carico fiscale per i cittadini onesti.[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]