Ha messo in vendita quattro pneumatici su internet ma invece di incassare il denaro si è visto svuotare il conto. Vittima della truffa delle ricariche bancomat un cittadino residente in Piemonte. A raggirarlo una coppia residente in provincia di Roma, che faceva parte di una banda composta da 22 persone.
A denunciare l’accaduto alla polizia un cittadino di Omegna, comune piemontese della provincia di Verbano-Cusio-Ossola. L’uomo, nel maggio dello scorso anno, ha messo in vendita un treno di gomme su un noto sito di annunci e dopo qualche giorno è stato contattato da un potenziale cliente interessato all’acquisto, che avrebbe proposto di pagare la con ricaricando una carta prepagata Poste Pay.
Contattato telefonicamente dall’acquirente, il venditore si è quindi recato a un bancomat e, seguendo le indicazioni del truffatore, ha effettuato cinque operazioni che non sono però servite a incassare il denaro, ma a sborsare 1.250 euro. Quando le operazioni sono state bloccate per il credito insufficiente, l’uomo ha realizzato di essere stato vittima di una truffa e si è recato in questura.
Le indagini della polizia, partite subito dopo la denuncia del fatto, hanno permesso di risalire agli autori della truffa, uomo di 59 anni e una donna di 25 residenti in provincia di Roma. Nei loro confronti, la procura di Verbania ha quindi emesso due decreti di perquisizione che hanno consentito di sequestrare, oltre alla carta prepagata utilizzata per la truffa al cittadino omegnese, anche ulteriori carte di pagamento che hanno permesso di individuare altre 22 persone residenti tra le province di Roma e Palermo che tra ottobre 2021 e maggio 2022 avrebbero commesso diverse truffe con lo stesso metodo, dirottando poi gli introiti su altre carte e conti correnti per non permettere di rintracciare i proventi illeciti.