Hanno rubato 1500 euro di carburante ai mezzi Ama: potrebbero averlo utilizzato per fare il pieno alle loro automobili o, addirittura, averlo rivenduto. Questa l’accusa nei confronti di quattro dei dipendenti Ama, oggi licenziati e denunciati dall’azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti a Roma, come riporta la Repubblica.
I quattro dipendenti probabilmente pensavano che non sarebbero mai stati scoperti così hanno continuato a rubare gasolio per circa un anno. Non hanno tardato ad arrivare, invece, le dovute verifiche che hanno portato a scoprire, grazie a precisi accertamenti sulle carte carburante, che qualcosa non stava andando come avrebbe dovuto.
Così le verifiche sono proseguite con controlli a campione nelle sedi di Ama, circa una settantina, nelle rimesse e nelle officine fino a quando non hanno trovato il luogo in cui avvenivano i furti.
Una volta individuato il centro in cui avvenivano i furti, è stato facile individuare i quattro dipendenti disonesti: un capo zona, due tecnici operativi territoriali e un operatore semplice.
Proprio quest’ultimo sembra che si rifornisse di carburante (a spese di Ama) anche quando non era in servizio, come dimostrato dai controlli. La municipalizzata, infatti, assegna ad ogni dipendente un pin e una carta carburante collegata ad un mezzo Ama, grazie ai quali riesce a tracciare orario e nome del dipendente che fa benzina. Sempre lui, oltre ad eccedere nell’utilizzo della sua carta, si sarebbe servito di altre di cui, però, non avrebbe dovuto avere la disponibilità.
La denuncia
Le prime verifiche sono partite quando è stata riscontrata una spesa molto maggiore per acquistare gasolio per alcuni mezzi piuttosto che in altri. Come riportano gli scontrini e i documenti sul carburante acquistato, c’era bisogno di un continuo ed eccessivo rifornimento di gasolio.
Una volta interrogati, i quattro dipendenti non hanno saputo rispondere alle domande in maniera convincente. Ora sono stati licenziati dall’Ama, la loro posizione resta al vaglio della magistratura.