Blitz della della Polizia di stato del commissariato di Anzio che, supportata dalla Polizia locale di Nettuno, ha proceduto a liberare tre appartamenti occupati abusivamente da famiglie Rom, presso il condominio Rosalba nel quartiere periferico di Sandalo di Levante. Le procedure dello sgombero, effettuate con l’Ufficiale giudiziario, duravano però da mesi, in quanto non vi era certezza dei reali proprietari degli immobili. Si tratta di una serie di villini realizzati da una società poi fallita. Immobili che poi successivamente sono andati all’asta. Ma chi se li era aggiudicati all’asta non era al corrente che nel frattempo gli appartamenti erano stati occupati abusivamente. La Polizia locale ha diffidato i proprietari di due molossi pericolosi che si aggiravano liberamente senza museruola per le strade del complesso residenziale. Rinvenute anche tre auto abbandonate di cui una bruciata che non risultano però rubate. Un intervento portato avanti con la fattiva collaborazione della Commissione Prefettizia chiamata a gestire il Comune di Nettuno dopo lo scioglimento per mafia.
Se è vero che sono stati sgomberati tre appartamenti è altrettanto vero che ci sono ancora decine di unità abitative ancora occupate. Sembra che queste attendano di essere acquistate all’asta da istituti bancari, solo allora le proprietà potranno rivolgersi all’ufficiale giudiziario per liberarli dagli occupanti abusivi.
“Il degrado e la mancanza di intervento per quasi un decennio hanno reso la zona invivibile e non è certo lo sgombero di pochi appartamenti a risanare una situazione ormai al limite. –dice sconsolata A. N. una residente nel complesso residenziale-. Questa zona è stata totalmente abbandonata per troppo tempo, la totale assenza da parte del Comune di Nettuno e del Tribunale di Velletri (curatore delle unità abitative del fu costruttore), ha permesso che ci fosse un vero e proprio “giro di affari” nella zona tanto ambita da abusivi che ciclicamente lasciano le abitazioni occupate per lasciare spazio ad altri occupanti. Speriamo – conclude la donna-che quanto successo in questi giorni sia soltanto un primo passo verso la definitiva cura per una zona ormai malata da troppo tempo”.