Dopo la sentenza sul clan Casamonica della Corte di Cassazione gli arresti
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati hanno rintracciato, arrestato e tradotto in carcere 9 soggetti riconosciuti responsabili, a vario titolo di intestazione fittizia (512 bis c.p.) usura (art. 644 c.p.), estorsione (art. 629 c.p) e spaccio di sostanze stupefacenti (art. 73 d.p.r. 309/90).
Le catture sono scattate a seguito dalla sentenza emessa – e pronunciata nella serata di ieri 16 gennaio 2024 – dalla Corte Suprema di Cassazione – Sez. II penale, la quale ha esaminato il ricorso proposto da 35 imputati avverso la sentenza del 29.11.2022 della Corte di Appello di Roma – confermando, nell’ultimo grado di giudizio, l’impianto accusatorio della Direzione Distrettuale Antimafia e riconoscendo l’articolo 416-bis per il “clan Casamonica” – associazione mafiosa operante nella zona Appia – Tuscolana della città di Roma.
Alla luce di ciò, la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Roma ha delegato i carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati alla cattura dei richiamati 9 soggetti, i quali erano in libertà o ristretti in regime di arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.
Il clan Casamonica è mafia. A sancirlo è stata nei giorni scorsi la Cassazione con la sentenza che conferma nel maxiprocesso l’accusa di 416bis. I giudici della seconda sezione penale, esprimendosi sui ricorsi degli oltre trenta imputati, hanno sostanzialmente confermato l’impianto accusatorio e accolto il ricorso della procura generale riconoscendo anche l’aggravante dell’associazione armata per alcune posizioni di vertice per le quali è stato disposto un appello bis solo sul punto per rideterminare la pena.