
di Claudio Pelagallo
Nuovo atto intimidatorio al Villaggio della legalità di Borgo Sabotino a Latina, gestito dall’associazione Libera di Don Ciotti. Nella tarda serata di ieri, alcuni ignoti hanno appiccato il fuoco su entrambi i lati della tensostruttura ospitata in un ex camping abusivo poi confiscato. Le fiamme si sono propagate rapidamente, il fumo ha invaso anche una parte della struttura annerendo le pareti e distruggendo parte del telone esterno. Evidentemente questo presidio di legalità nel territorio pontino non piace alle mafie locali. “E’ l’ennesimo atto intimidatorio nei confronti del Villaggio della legalità- dicono dall’associazione Libera– un atto vile e grave. Un film già visto che si ripete come nell’ottobre del 2011, quando la struttura fu vandalizzata e andarono distrutti i computer mentre furono spaccate le vetrate. E come nel novembre scorso, quando furono distrutte le quattro telecamere di videosorveglianza. E’ chiaro il messaggio: con questi continui atti ci hanno detto che qui non ci dobbiamo stare, che la nostra presenza dà fastidio. Un messaggio che non ci intimidisce: nessuno può pensare di incendiare e di fermare l’impegno di recupero, valorizzazione del bene con il protagonismo delle tante realtà associative locali. L’incendio– conclude Libera- come gli altri attentati ci spronano ad andare avanti con più passione e corresponsabilità“. Il Villaggio, è intitolato alla memoria di Serafino Famà, avvocato ucciso dalla mafia.