Alternativa per Anzio esprime solidarietà e vicinanza alla comunità indiana per la morte sul lavoro di un suo connazionale avvenuta nella provincia di Latina. Singh Satman uno dei tanti braccianti agricoli che nell’agro pontino lavorano 12 ore al giorno per 360 giorni l’anno a meno di 5 euro l’ora anche quando le temperature superano i 40 gradi di calore. Singh ha avuto un incidente sul lavoro ed invece di essere soccorso è stato gettato via, lui ed il suo braccio amputato , come spazzatura. Un episodio (uno dei tanti) che, oltre le responsabilità oggettive, porta alla luce responsabilità morali dalle quali nessuno di noi può sottrarsi. La nostra associazione nasce in un quartiere, Lavinio, dove la comunità indiana è presente e radicata, conosciamo bene le difficoltà ed il grado di sfruttamento di cui sono vittime gli schiavi del terzo millennio.
Per denunciare e combattere lo sfruttamento che è sotto gli occhi di tutti, abbiamo cercato modalità e strumenti che facilitassero qualsiasi forma di riscatto. Non a caso nel 2018 nella nostra lista per le elezioni amministrative era candidato un rappresentante della comunità indiana, una comunità che abbiamo incontrato in varie occasioni, non ultima la presentazione del libro di Marco Omizzolo, sociologo da anni impegnato nella lotta al caporalato. Fu una occasione preziosa utile a tutti noi per comprendere l’entità del fenomeno e che fece sentire la comunità meno sola. Questa è la strada che intendiamo perseguire. Invitiamo quanti possono a partecipare il 25 Giugno a Latina alla manifestazione a fianco della comunità indiana, contro lo schiavismo e gli omicidi sul lavoro.