Il giornalista usa parole forti: “Clima di stampo mafioso, non ci sono le condizioni per continuare”
Il giornalista Agostino Gaeta annuncia, sul suo sito e sul suo profilo Facebook (che nel tardo pomeriggio ha deciso di oscurare), che non proseguirà con la sua trasmissione tv di approfondimento politico Ocriculum. Gaeta (che in passato ha già subito atti intimidatori, tra cui l’incendio della sua auto avvenuto nella zona di Santa Barbara) annuncia che “Non ci sono più le condizioni per proseguire con le trasmissioni politiche a Young Tv con Ocriculum. A Nettuno – sottolinea – non ci sono più le condizioni per stare seduti ad un bar, poter parlare liberamente con chi si vuole. Quindi da domani eviterò perfino di andare in giro per il paese. Si è insediato un sistema di stampo mafioso che limita le libertà individuali. Per quel che mi riguarda non intendo più proseguire a queste condizioni, quindi informo pubblicamente che fermo il format di Controcorrente in attesa che venga ripristinata la democrazia in questo Comune”. Parole forti che danno l’idea del clima che si respira in città. Gaeta, la scorsa settimana, durante la prima puntata della sua trasmissione aveva ottenuto un buon successo di ascolti intervistando Fernando Mancini, da tempo in guerra con l’amministrazione comunale di Nettuno.
Nella puntata prevista questa settimana avrebbe dovuto intervistare Marcello Armocida ex assessore allo sport del comune di Nettuno ed ex Presidente della Pro loco. Armocida, anche lui finito nel mirino delle accuse e delle critiche di Mancini, si è detto dispiaciuto dell’interruzione della trasmissione, a cui – spiega – avrebbe preso comunque parte, nonostante un lieve malore della mamma, con l’intenzione di dire la sua verità rispetto alle affermazioni fatte durante la prima (e a questo punto unica) puntata della trasmissione di Gaeta. Il giornalista non è entrato nel dettaglio dell’intimidazione subita (in giornata lo abbiamo cercato per approfondire la vicenda, ma non era in casa e non aveva il cellulare con se) l’unica cosa evidente è che il clima di tensioni che si è creato a Nettuno sta facendo molte “vittime”, oltre a chi è stato denunciato e a chi è stato minacciato, situazione che ha innescato una guerra non solo politica ma anche giudiziaria di cui le conseguenze si vedranno alla lunga, a subire conseguenze anche i diritti dei cittadini e la loro libertà di essere informati.