La Corte dei conti ha rinviato a giudizio l’ex segretario generale del Comune di Anzio, Pompeo Savarino, e il dirigente Franco Pusceddu – allora direttore generale – per i rimborsi percepiti nella partecipazione al nucleo di valutazione.
Si tratta di due dei “rilievi” che il Ministero dell’economia e finanze aveva sollevato nei confronti del Comune a seguito di un’ispezione della Ragioneria dello Stato. Per il segretario dopo le controdeduzioni del Comune il rilievo era rimasto, mentre per Pusceddu era stato eliminato ma oggi – con una nota inviata al sindaco – la Corte dei conti prende atto delle azioni avviate “sui punti 25 e 27” (quelle dei rimborsi) e chiede che esito hanno avuto. In realtà il Comune ha messo in mora entrambi, mentre la stessa Corte dei Conti alla quale la Ragioneria dello Stato aveva inviato il materiale aveva già avviato un suo procedimento. All’ex segretario, inoltre, venivano contestati anche i diritti di rogito perseguiti, ma poi il punto era stato escluso dopo le controdeduzioni del Comune. Sulla vicenda – sollevata a suo tempo da una segnalazione di Paride Tulli – c’era stato un recente accesso agli atti di alcuni cittadini (tra gli altri Giovanni Del Giaccio, Chiara Di Fede, Giulio Verdolino, Guido Fiorillo) ai quali l’ente aveva risposto negativamente parlando di “procedimenti in corso”. Ecco quali erano.