Ieri l’ex assessore Patrizio Placidi è stato condotto nel carcere di Latina. I Carabinieri di Aprilia lo hanno arrestato su mandato dalla Procura della Repubblica di Latina, che ha ipotizzando per lui due possibili reati: L’induzione indebita a dare o promettere utilità e la turbata libertà degli incanti. Nello specifico dalle carte dell’inchiesta “touch down” emerge come nella sua funzione di assessore al Comune di Anzio Patrizio Placidi avrebbe chiesto e ottenuto l’assunzione di quattro persone di sua fiducia all’interno della cooperativa che gestiva la manutenzione dei parchi e giardini del centro storico e del parco di Villa Adele. Alla base di tutto ci sono diverse intercettazioni ambientali nell’ambito delle quali Placidi, parlando con un imprenditore di Cisterna e con un’altro imprenditore della zona chiederebbe l’assunzione di almeno due persone di suo gradimento, diventate quattro secondo l’indagine dei Carabinieri, per sbloccare una determina che avrebbe tra l’altro incrementando la spesa pubblica per l’appalto citato. Per il rinnovo dell’appalto, la turbativa- secondo gli investigatori- sarebbe stata messa a punto anche dagli imprenditori e dal responsabile all’ambiente del Comune di Anzio, Walter Dell’Accio, (anche lui indagato, ma agli arresti domiciliari). Per gli inquirenti Placidi “abusa pesantemente del suo ruolo, pur non avendo potere gestionale che spetta ai dirigenti comunali”. Secondo il Gip Placidi “minaccia di buttare fuori la cooperativa al fine di indurre indebitamente a fare assunzioni delle persone di suo interesse e lo fa in modo qualificato, temibile da parte dell’imprenditore”.