
C’è anche un po’ di Anzio tra i Film premiati durante la 66esima edizione dei David di Donatello 2021, trasmessa ieri sera in diretta su Rai1. Se il vincitore indiscusso della serata è stato il film “Volevo nascondermi”, del Regista Giorgio Diritti, dedicato al pittore Antonio Ligabue, che porta a casa 7 statuette tra i premi maggiori, tra cui miglior Film, migliore Regia, miglior Interprete per l’Attore Elio Germano, segue subito dopo, tra i lungometraggi con maggiori riconoscimenti (3), un piccolo film, targato Netflix, del Regista Sidney Sibilia, intitolato “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose. La pellicola, che ha ricevuto 11 nomination ai David di Donatello di quest’anno, è stata girata, in piccola parte, anche ad Anzio e sono infatti riconoscibili, tra le location, la spiaggia della Riviera Zanardelli, il ristorante davanti al Paradiso sul mare, il negozio di bomboniere Argento Blu. “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose” ha meritato 3 statuette, tra le più ambite: Migliore Attrice non protagonista per Matilda De Angelis (interpreta Gabriella, la donna appassionata che il protagonista del film trascina nella sua ambiziosa avventura); Migliore Attore non protagonista a Fabrizio Bentivoglio (che riveste il ruolo di Franco Restivo, il ministro degli Interni dell’epoca); Migliori effetti visivi per Stefano Leoni ed Elisabetta Rocca. “L’incredibile storia dell’isola delle Rose” racconta la storia vera di un minuscolo Stato indipendente fondato, nel 1968, da un ingegnere bolognese, Giorgio Rosa. L’isola era costituita da una piattaforma artificiale, al largo della costa di Rimini, fuori dalle acque territoriali italiane. Un’isola d’acciaio in cui la libertà individuale era il valore assoluto: non esistevano regole. L’indipendenza dell’Isola delle Rose e il potenziale di concorrenza da esso rappresentato erano inaccettabili per la politica italiana e così, dopo un lungo contenzioso, l’Italia risolse la questione con la forza, distruggendo l’isola ribelle. “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose” è il ritratto di un sogno utopico nella Romagna degli anni 60, concepito dall’ing. Rosa, che nel film ha il volto di Elio Germano. L’Attore è stato il protagonista indiscusso di questa edizione dei David, in quanto figurava nel ruolo principale in tre dei 5 film nominati come Miglior Film: “Favolacce”, il premiato “Volevo nascondermi” e questo “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”. Anzio, indirettamente, è presente anche nel David Giovani attribuito al Regista Francesco Amato per il Film “18 regali”. Nel 2005 Amato, appena diplomato al Centro sperimentale di cinematografia, girò completamente ad Anzio il suo primo film, dal titolo “Ma che ci faccio qui”, precisamente allo stabilimento balneare davanti all’hotel Succi; e il Cineclub “La dolce vita” Anzio/Nettuno lo aiutò a fare il casting per le comparse nelle due città. Da allora Francesco Amato ne ha fatta di strada. Lunga vita al Cinema!
Eros Razzano