Nettuno. Nel giorno della Memoria intitolati a Bruno Zevi i giardini di via della Vittoria

Intitolati a Bruno Zevi i giardini di via della Vittoria. Il Sindaco Alessandro Coppola ha scoperto la targa dedicata al famoso Architetto “innamorato di Nettuno”, costretto a lasciare l’Italia per sfuggire alle leggi razziali, insieme al figlio Luca Zevi e il nipote Tobia Zevi, assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale. Prima avevano preso la parola l’ex sindaco Carlo Conte promotore dell’iniziativa insieme all’associazione Nettuno olim antium  e l’ex Assessore Enzo Toselli che ha letto una lettera che Bruno Zevi aveva scritto in risposta ad una proposta di collaborazione, nel 1997, con la quale accettava l’incarico di supervisore del progetto per il Recupero di Torre Astura, e nella quale dichiarava il suo amore per la città di Nettuno.

“Oggi siamo qui per onorare un amico di Nettuno, una persona che con il suo talento e la sua voglia di vita ha reso onore alla nostra città nel mondo: Bruno Zevi – le parole del Sindaco Alessandro Coppola – abitava a due passi da qui, nella casa di famiglia in via Pietro Talenti 2, all’epoca via Belvedere, dove più volte l’anno tornava per trascorrere un po’ di tempo di fronte al mare e distrarsi dagli impegni della vita quotidiana. Una passione mai svanita quella di Zevi per Nettuno, neanche quando a causa delle leggi razziali, nel 1938, fu costretto a fuggire prima in Inghilterra e poi in America. Al punto che in una lettera scritta nel 1997 all’allora assessore all’Urbanistica del comune di Nettuno Enzo Toselli, le sue parole hanno rinforzato ancora una volta un legame indissolubile con Nettuno e la sua storia, al punto che ne potremmo fare una manifesto programmatico per chiunque in questa città voglia fare politica o semplicemente recitare una parte attiva nella società: “Conosco ogni metro quadrato della città e dei dintorni. Di Nettuno sono davvero innamorato, e credo nel suo futuro”. Parole d’amore di chi, in una città e nel suo progetto di crescita crede veramente. Un po’ quello che ormai quasi tre anni fa mi ha spinto ad accettare questa sfida: Nettuno ed i suoi cittadini meritano di poter vivere in un città a misura d’uomo, legata alle tradizioni storiche ma lanciata verso un futuro roseo, lo stesso immaginato anni fa dall’architetto Zevi. Un impegno importante, ma che vivo con trasporto e passione, oggi come il mio primo giorno di mandato. La stessa passione per Nettuno che ha caratterizzato tutta la vita dell’architetto Zevi, ed è anche per questo motivo che ho accettato con piacere di portare avanti l’intitolazione di questi giardini alla sua memoria. Architetto di fama mondiale, critico d’arte e storico dell’arte italiana, ma soprattutto grande amico di Nettuno a cavallo di due millenni. Da oggi, a pochi metri da dove lui era solito godersi il mare ed il relax che qualche anno dopo gli è stato negato a causa delle leggi razziali, qualche giovane della nostra città potrà passeggiare traendo ispirazione dalla memoria di un uomo che tanto ha dato per la nostra nazione e che tanto ha amato la nostra Nettuno”.