Nettuno, il 4 gennaio il collettivo Experia presenta l’evento “Paolo”

Il 4 gennaio il collettivo Experia presenta l’evento dal titolo “Paolo”.
L’idea nasce per opera di tre giovani artisti, Filippo Stravato, Vikandra Svalduz e Pablo Barsotti, che in questa occasione presentano le loro personalissime percezioni del presente, passato e futuro, sottolineate da una colonna sonora che oltrepassa il tempo e lo spazio.
Lo scopo è quello di raccontare la storia di Paolo attraverso stralci delle vite dei tre giovani artisti che durante la mostra si fonderanno fra loro andando a raccontare la storia di chi in realtà non ne ha mai vissuta una.
Il fine è quello di creare una storia per Paolo rendendolo realtà.
Vikandra Svalduz: Opere pittoriche
Filippo Stravato: Opere e video
Pablo Barsotti: Opere e musica.
L’evento si terrà presso l’oratorio della Chiesa dell’Immacolata Via Greccio 5 – Nettuno, dalle 17.30 alle 20.
“L’anima del collettivo sono da sempre le persone, è il contatto umano, l’esperienza. Da sempre ci siamo concentrati sugli eventi fisici più che sulla parte social del progetto. Nell’evento precedente abbiamo raccontato proprio questo: le persone.
Abbiamo analizzato le emozioni che provano a contatto le une con le altre.
Le abbiamo lasciate libere di esprimersi e di raccontarsi tramite l’arte.
Le abbiamo fatte sentire parte di un progetto facendo collaborare tra loro perfetti sconosciuti e dando vita ad un’armonia inaspettata.
In quest’evento abbiamo raccolto ciò che questa esperienza ci ha dato plasmando da zero una persona e ponendo a fondamento le nostre storie.
Sentivamo il bisogno di raccontarci ma attraverso un modo tutto nostro e lo abbiamo fatto attraverso Paolo.
L’aspetto sarà quello di una festa di compleanno che avrà il compito di raccontare le sensazioni di una vita e tracciare un percorso che permetterà allo spettatore di comprendere a pieno Paolo e creare una connessione con quest’ultimo quasi come se lo si conoscesse.
L’obiettivo è farci conoscere come un’entità unica e mettere in luce il frutto del progetto, non chi ci ha lavorato”.