Calcata, 18 e 19 novembre il Premio di Giornalismo Digitale della Rete NoBavaglio

Tra i premiati Mimmo Lucano, Moni Ovadia, Mauro Biani, Luciana Castellina

Nuove storie di resistenza e di disobbedienza. Sabato 18 e Domenica 19 Calcata ospiterà per la quarta edizione del Premio di Giornalismo Digitale ideato dalla Rete NoBavaglio – Liberi di essere informati con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Calcata.

Un riconoscimento che la Rete NoBavaglio assegna ad alcune inchieste giornalistiche e personalità che si sono distinte nell’affrontare tematiche legate alla lotta alle diseguaglianze, all’inclusione sociale, alla difesa dell’ambiente, alla resistenza e all’attivismo civile e sono espressione della promozione dei diritti, della solidarietà e della democrazia. Personalità che si riconoscono per il valore delle azioni nella quotidianità e che si impegnano per il riscatto sociale del territorio e delle periferie del mondo, lontani dai soliti stereotipi emergenziali, per raccontare realtà sociali, conflitti internazionali, immigrazione, nuove povertà, esperienze di mutualismo e di opposizione alle nuove forme di autoritarismo.

L’appuntamento è per il 18 novembre al Teatro comunale di Calcata Nuova e domenica 19 novembre nella Sala del Granarone (via di Porta Segreta 9) nel cuore del borgo medievale di Calcata.

A presentare l’iniziativa Vanessa Losurdo e Juri Cavalieri della Rete NoBavaglio di Calcata insieme alla sindaca Sandra Pandolfi, che crede fortemente in questo progetto, consegneranno i premi ad una ventina tra giornalisti italiani e personalità scelti da un’ apposita giuria che hanno raccontato i momenti più difficili delle guerre e la sofferenza di vari popoli nel 2023. Uno dei riconoscimenti andrà a Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace.

Il premio di Giornalismo Digitale diventa occasione per ascoltare le voci di chi si oppone alle guerre e in particolare il conflitto israelo-palestinese e, a ricevere riconoscimenti saranno: Luisa Morganitini presidente dell’Associazione AssopacePalestina, Rami el Hanan e Bassam Aramin del Parents Circle, l’associazione dei familiari delle vittime palestinesi e israeliane morte nel conflitto. Moni Ovadia. E, ancora Matteo Delbò regista-documentarista e Chiara Avesani giornalista, autori del docufilm “Erasmus in Gaza”. Per l’informazione sociale il riconoscimento all’inviato del Tg2 e RaiNews Giammarco Sicuro, del quale ricordiamo finito sotto mira di un sito propagandistico filo russo con insulti e minacce con un fotomontaggio fake e odiatori virtuali dopo un servizio proprio dal Medio Oriente oltre all’impegno nel racconto difficile della guerra in Ucraina.

Sarà occasione questo appuntamento anche per assegnare un premio speciale e ricordare Riccardo Laganà, consigliere d’amministrazione Rai, prematuramente scomparso lo scorso agosto.

Premio Speciale a Paolo Portoghesi, architetto di fama internazionale che ha trovato il suo rifugio ideale nella grande casa giardino che dall’alto guarda il borgo medievale dove ha vissuto per cinquant’anni insieme con la moglie Giovanna Massobrio, dove ha dato forma e materia alla sua idea di architettura in continua evoluzione ispirata all’energia trasmessa dalla terra e dai luoghi vissuti a Calcata.

E, poi a Paolo Di Nicola per il docufilm “Il Paradiso non ha confini”. Il racconto di padre Gerarde Lutte, un parroco dei baraccati e della lotta per la casa di una Roma che non è mai sparita.

Massimiliano Cacciotti, Emanuele Giacopetti e Marco Veruggio con il longform multimediale “Amazoniade, un anno nel magazzino di Passo Corese” di PuntoCritico.info.

Ugo Roffi, Ludovica Schiaroli e Leila Maiocco autori e protagonista del documentario “Franco Sartori, la città possibile ” (realizzato da un’idea di Luca Borzani e Antonio Caminito). Il docufilm racconta le trasformazioni del ponente genovese tra gli anni Ottanta e Novanta attraverso l’impegno sindacale e politico di Franco Sartori, responsabile in quel periodo della camera del Ponente.

Per l’informazione indipendente a Tiziana Barillà e Fabio Itri per il periodico liberatorio BIZZÒLO edito dal Lavoratorio dell’associazione More -un laboratorio di idee e spazio di lavoro condiviso- con testi di Barillà e le  fotografie di Itri.

A Gianni Tassi per la cronaca di anni drammatici per la storia italiana con il quotidiano “Il Messaggero”. Il lavoro lo ha portato in varie parti del mondo a documentare gli effetti della guerra e della povertà: dalla Bosnia all’Iraq alla Palestina fino all’Etiopia. Per molti anni referente sindacale di Stampa Romana e punto di riferimento per tanti giornalisti del viterbese continuando a sostenere l’importanza di una stampa indipendente.

Ad Alessia Marani cronista Messaggero il riconoscimento per gli oltre venticinque anni in cui racconta fatti e misfatti della Capitale. Come cronista si è occupata con determinazione di importanti inchieste e di gravi episodi di cronaca nera. Vicende spesso dolorose che hanno fatto emergere malesseri nascosti della nostra società e di una città dove crescono contrasti e diseguaglianze. Ma soprattutto è riuscita sempre a raccontarli con umanità, senza mai dimenticare il rispetto che si deve per tutte le persone.

Arte e impegno. Toni Garbasso per Rivoluzione Vedova. Artista poliedrico che non smette di meravigliarci per la sua ricerca continua di nuove forme d’espressione. Originalità e intuizioni che ha utilizzato per comunicare il senso di una Mostra reale a un visitatore virtuale. Un messaggio che conia e approfondisce per mezzo della traduzione digitale.

Impegno e memoria. Vincenzo Vita presidente Aamod, Archivio Audivisivo Movimento Operaio Democratico e garante dell’Associazione Articolo 21.

Emidio D’Amato autore del libro e della ricerca storica “Un uomo, un universo- storia di Epimenio Liberi vittima delle Fosse Ardeatine”.

Impegno civile. Fatima Celikchan esule curda, per il suo impegno e coraggio nel tenere accesa l’attenzione sulla tragedia del popolo curdo.

Eugenia Nicolosi autrice di “Patriarcato for dummies”. Attivista femminista e del movimento Lgbtqia+ al fianco delle lotta di diverse associazioni e organizzazioni che promuovono la parità di genere e la parità di diritti.

Cecilia Brighi segretaria dell’Associazione Italia-Birmania insieme da anni è impegnata nella battaglia per spezzare la cortina di silenzio e l’indifferenza che avvolge il dramma del popolo birmano. Paolo Piacentini scrittore e promotore del “turismo lento” per l’impegno e la passione con cui, da più di trent’anni, promuove il turismo lento in Italia. Scrittore, editore, professore, è considerato il custode e cantore della Natura italiana per eccellenza. Il docente e dirigente Massimo Bonelli.

ELETT.RI.TV Elettriche Risonanze della Valle del Tevere, la rete libera che dà spazio alla musica originale e alla memoria attiva.

Impegno civile. Luciana Castellina, protagonista di tante lotte e storie del movimento operaio. Mauro Biani che ogni giorno con i suoi disegni e illustrazioni satiriche ci racconta il “Mondo attorno a noi”. Giovanni Russo Spena da oltre 50 anni protagonista delle lotte per i diritti e contro le ingiustizie nel nostro Paese e nel Mondo. Gianpiero Cioffredi che dell’impegno ne ha fatto la sua ragione di vita costruendo anticorpi sociali per contrastare illegalità e mafie.

Giornalismo sociale. A Margherita Costa per l’attenzione alle sofferenze e grandi ingiustizie sociali che sono al centro del suo lavoro quotidiano di giornalista e videomaker. In modo particolare nei suoi servizi racconta con umanità il dramma e lo sfruttamento dell’immigrazione. La lotta contro le discriminazioni e violenze di genere. A Gabriele D’Angelo, giornalista videomaker attento alle tematiche del carcere, della sanità e dei diritti civili e ambiente. Con i suoi approfondimenti riesce ad accendere fari su questioni spesso snobbate dai media portando gli occhi dei lettori dentro le prigioni e all’interno dei centri per il rimpatrio degli immigrati raccontandoci storie varie di umanità negata. A Simona Berterame per la sua cronaca attraverso l’obiettivo di una telecamera. Come videoreporter propone la narrazione di grandi tragedie e conflitti, come quello in Ucraina, partendo dalle singole storie delle persone che li vivono sopra la propria pelle. La sua attenzione è rivolta sempre al rispetto della dignità umana e delle vittime di fatti di cronaca. Con questa impostazione propone un modo di fare giornalismo che non cede alla retorica e alla spettacolarizzazione dei drammi quotidiani.

Infine nella due giorni è in programma per la domenica visite guidate nel borgo attraverso le opere di Paolo Portoghesi, per queste occorre la prenotazione a calcata4.0@gmail.com.

COMITATO PROMOTORE di Calcata 4.0. Rete NoBavaglio – Liberi di essere informati; Rete NoBavaglio Viterbo-Tuscia; Comune di Calcata. Sezione Anpi Carla Capponi di Civita Castellana; Civitonica; Associazione Stampa Viterbo; Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre; Archivio audovisivo del Movimento Operaio; Anpi Sezione Giacomo Matteotti Flaminia-Tiberina, Anpi Sezione Teresa Noce Fiano Romano; Spi Cgil Lega Valle del Tevere; Spi Cgil di Civita Castellana; Cgil Civitavecchia Roma Nord Viterbo; GvPress, Radio Giornale Sociale; Castelnuovo Fotografia; Soci Coop

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