Nettuno- Solidarietà presso il Santuario di N.S. delle Grazie con il consueto pranzo della Befana

Una lunga fila, oltre 150 persone. La fotografia del consueto pranzo dell’Epifania, organizzato dall’Associazione Santa Maria Goretti presso il Santuario di N.S. delle Grazie per le persone bisognose e sole.

Il Natale al tempo della crisi è anche questo, donne e uomini di tutte le età e di tutte le nazionalità in fila per un pasto che riscaldi le loro feste e di una persona con cui condividere i problemi per riscaldare il loro cuore.

“Solidarietà verso chi è nel bisogno e valorizzazione del volontariato – dice Roberto Porcari, presidente dell’Associazione Santa Maria Goretti – Oggi più che mai è indispensabile fare squadra per dare un mano a chi vive condizioni di precarietà e per dire al mondo che la nostra terra è buona e bella. La nostra Associazione è in prima linea su questi fronti. Questo è bel momento di solidarietà, ma che ci deve far riflettere . Deve far riflettere le istituzioni e il governo centrale in un momento in cui il problema della povertà nel nostro Paese ha bisogno di misure strutturali urgenti, non si può far finta di non vedere. Ringrazio tutte le persone e le aziende che hanno contribuito ed in particolare le Cantine Della Millia, la Pizzeria Papa, Delizie del Forno, Panna e Cioccolata e Carla De Franceschi e fam.”

Per l’Amministrazione comunale era presente l’Assessore Giulio Verdolino che dopo aver portato i saluti del Sindaco ha dichiarato: “L’associazionismo è la parte più viva e attiva della società. E’ un significativo apporto di risorse umane ed economiche ed una importante forma di democrazia partecipativa. Grazie alle associazioni viene svolta un’azione di promozione e tutela dei diritti, accompagnata da un’offerta di servizi che definiscono una sfera di funzione pubblica non statale, sempre più essenziale per le garanzie sociali. Ringrazio veramente di cuore l’Associazione Santa Maria Goretti per la sua continua azione di sostentamento dei processi di crescita della società locale.”

Il menù è stato preparato da 20 volontari che hanno anche servito ai tavoli.

Qualcuno, seduto a tavola, si è commosso “ringrazio questa gente che mi regala qualche ora di serenità”. La strada ti fa dimenticare il senso della vita – dice Carla che racconta di aver perso il lavoro e la casa 4 anni fa – Sarebbe dura senza l’aiuto di persone come queste”.

Alla fine del pranzo, i volontari, come tradizione, hanno regalato ai bambini una calza di caramelle e dolciumi e a tutti i presenti panettoni, dolci, frutta e pane.