Libro e moschetto, i grandi assenti e il povero Mario….

Nessun presidio da parte dei partiti di sinistra, a differenza di quanto era stato tuonato, nella sala consiliare di Villa Sarsina in occasione della presentazione del libro del fascista Stefano Delle Chiaie

[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/] 

Il 25 aprile stiano a casa. E’ meglio. Ed evitino di ricordare Mario Battistini. Lui, nonostante l’età e gli acciacchi, oggi sarebbe stato lì. A presidiare Villa Sarsina e la sala consiliare all’avvio della rassegna “Libro e moschetto” che ha ospitato per l’esordio il fascista Stefano Delle Chiaie.

Avevano annunciato presìdi e proteste i partiti di sinistra come Sel e Rifondazione, mentre oltre i comunicati non sono andati. Si attendeva una delegazione dell’Associazione nazionale partigiani ma nessuno ha fatto sentire la sua voce mentre una manifestazione con slogan del ventennio si tiene nell’aula che istituzionalmente rappresenta l’espressione della democrazia.

Evidentemente la coscienza critica di questa città non ha nelle corde una protesta in occasioni simili oppure ritiene che, alla fine, è giusto che tutti parlino nella sala consiliare. Ripetiamo: Delle Chiaie e gli altri hanno pieno diritto di presentare libri, esprimere le loro opinioni e dare la loro versione di quegli anni, ma l’uso della sala consiliare è eccessivo.

Invece per la sinistra di Anzio – ma possiamo ancora chiamarla così? – mandate due righe ai giornali, lasciato un post su facebook, è tutto a posto. Peccato, veramente, perché dopo “Libro e moschetto” possiamo aspettarci di tutto. Meritandocelo.

Perché era l’occasione per incalzare il sindaco e una macchina amministrativa sotto accusa da più parti – dalla Ragioneria dello Stato alla Corte dei conti – e chiedere che si decidesse una volta per tutti chi e in quali occasioni può usare la sala consiliare e godere del patrocinio di un Comune – ricordiamolo – decorato al merito civile per le sofferenze patite nella seconda guerra mondiale.

Delle Chiaie parla? E’ sacrosanto. Chissà se avremmo avuto lo stesso diritto in caso avesse prevalso l’idea che ha portato e porta avanti da anni…

Ma ad Anzio va bene, tanto persone come l’indimenticato dottor Francesco Conte non nascono più. I racconti dell’epoca dicono che gettò acido muriatico in piazza Pia dopo il comizio di Giorgio Almirante. Altri tempi, certo, il defunto leader del Msi aveva tutto il diritto di tenere il suo comizio, nessuno vuole il clima infuocato di quegli anni, ma una distinzione va fatta o dobbiamo accettare supinamente che ormai si va avanti a “vogliamoci bene”?

Ecco, il 25 aprile i partiti di sinistra che tuonarono (e giustamente) quando il sindaco Bruschini non celebrò la festa della liberazione, l’Anpi, le associazioni che si ricordano di muoversi solo per certi avvenimenti, stiano a casa. Ci risparmino “Bella ciao” con il corteo che da via Gramsci arriva a piazza Garibaldi, i comunicati e il ricordo del povero Mario Battistini che oggi si starà rivoltando nella tomba.

[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]