[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]Come era prevedibile il Commissario straordinario di Nettuno dott. Bruno Strati- che è anche capo Segreteria del Sottosegretario al Ministero dell’Interno On. Molteni- ha in un colpo solo, voluto giustamente fugare, le proprie eventuali responsabilità nella vicenda che ha visto finire il nome del Comune di Nettuno sulle cronache nazionali, per la questione relativa alle iniziative sullo sbarco gestite dall’Università Civica e in parte affidate ad uno storico della Repubblica Sociale Italiana. Revocando gli incarichi alla Dott.ssa Di Fede e al dott. Fantozzi. “Da tutta questa vicenda – argomenta il Prefetto- si è generata una gravissima lesione dell’immagine della Città di Nettuno a cui è stata conferita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 17 aprile 2004 la medaglia d’oro al merito civile, che come recita la motivazione del conferimento della medaglia, “….fu sottoposta all’indomani dell’armistizio, a dure evacuazioni e a feroci rastrellamenti e rappresaglie, dando prova di numerosi episodi di resistenza dall’oppressore”.
Ma ciò che sembra aver indotto il Commissario a prendere una decisione così drastica è: “che risulta contraddittorio- scrive sempre Strati- quanto asserito dagli organi di vertice dell’Università Civica nell’affermare da un lato il fatto che non sia stato conferito alcun incarico al Dott. Cappellari e dall’altro l’effettivo ruolo svolto dallo stesso”, ( con tanto di foto della Di Fede in posa insieme a Cappellari). Un evento sfuggito di mano alla stessa Direttrice, che forse non era ben informata sulle posizioni dello Storico in merito allo sbarco. E lei, forse in modo inconsapevole, è finita nell’occhio del ciclone trascinando con se anche il Presidente Roberto Fantozzi.
Purtroppo questo singolo episodio ha cancellato dalla memoria anche le tante iniziative positive e di alto livello formativo e culturale effettuate dall’Università Civica in questi anni. Una cosa è certa: mai nella storia di Nettuno, da quel lontano 22 gennaio del ’45, le commemorazioni dello sbarco alleato sono state oggetto di così infuocate polemiche, tanto da essere ricordate come quelle dello “sbarco al contrario”.