La campagna elettorale fatta coi soldi dei cittadini, la violazione delle regole segnalata alla Prefettura
“L’articolo 9 della legge n.28 del 22/02/2001 disciplina la comunicazione istituzionale e prevede che “dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili”.
Ad Anzio, invece, assessori in carica e candidati per le prossime elezioni vanno in giro per i quartieri a farsi fotografare mentre espletano l’esercizio delle proprie funzioni. Esercizio, a dire il vero, mal espletato fino ad ora.
Ebbene, questo è vietato!
Un’altra legge, la n.515 del 10/12/1993 prevede che “a decorrere dal giorno di indizione dei comizi elettorali, i comuni, sono tenuti a mettere a disposizione dei partiti e dei movimenti presenti nella competizione elettorale, in misura eguale fra loro, i locali di proprietà comunale”.
Anche in questo caso la legge ad Anzio è stata disattesa. Giovedì scorso una rappresentanza dell’Udc, alla presenza di un senatore e di numerosi candidati nella coalizione di Candido De Angelis, ha approfittato di un “giro” al museo archeologico al quale avevano invitato anche la stampa per la loro campagna elettorale, addirittura intrattenendosi con una scolaresca in visita.
Insieme ad altri candidati Sindaci abbiamo segnalato la questione anche alla prefettura. Abbiamo richiesto, inoltre, di poter usufruire di un locale pubblico come previsto dalla legge, ma ad oggi non abbiamo ricevuto risposta.
Il centro destra si propone come nuovo e rinnovato, ma come al solito ci ha già confermato la sua natura: calpesta le regole e prende in giro i cittadini”.
Alternativa per Anzio – Brignone Sindaco