riceviamo e pubblichiamo
“Nei giorni scorsi l’Amministrazione Comunale di Anzio ha provveduto a notificare un procedimento disciplinare ad una lavoratrice che riveste un incarico sindacale nella RSU del Comune stesso.
La delegata si sarebbe resa responsabile del diritto di critica e di opinione, nel ritenere in maniera generica che chi riveste incarichi pubblici dovrebbe valutare l’opportunità di rimettere il mandato qualora assurga alla cronaca per fatti legati alla giustizia.
Premesso che simile principio non riteniamo debba essere di difficile comprensione, nè sul piano etico nè su quello politico, per nessuno, fermo restando l’opinione individuale, anche eventualmente opinabile, legata all’individuale sensibilità, ci chiediamo quale sensibilità sia stata urtata tanto da mettere in moto una contestazione disciplinare e una macchina amministrativa, che è patrimonio pubblico, per censurare tale diritto di critica quale “dichiarazioni offensive nei confronti dell’amministrazione, dei propri colleghi e dei responsabili”.
Attenderemo che la Commissione Disciplinare esaurisca il suo compito e valuteremo il contenuto delle sue decisioni, ma sicuramente non sottaceremo qualsivoglia attentato al diritto di critica e alla libertà di opinione della delegata, della lavoratrice, della cittadina e della donna, come di qualsiasi altro lavoratore, reagendo con adeguato vigore a tutela del diritto del lavoro e della democrazia”. (FP CGIL CISL FP UIL FPL F. SAMORÈ M. MAROCCO S. DROGHINI)
“je suis Maria Cupelli! Il procedimento disciplinare avviato nei confronti del vice-ispettore di Polizia Locale Maria Cupelli, “rea” di aver mosso critiche all’amministrazione comunale per la quale lavora da oltre vent’anni, è un attacco gravissimo al diritto di opinione e di partecipazione alla vita politica costituzionalmente sanciti. La Cupelli infatti è da sempre impegnata sia nel sindacato di categoria che in un partito politico.
Se poi ad avviare questo procedimento per presunta “lesa maestà” è una amministrazione capeggiata da un sindaco su cui grava una importante accusa di evasione fiscale, con sequestro preventivo di beni per un milione di euro, che ha assessori rinviati a giudizio e consiglieri indagati, allora la cosa assume un significato particolarmente rilevante, non solo politicamente ma anche sul profilo dell’opportunità.
Se poi consideriamo che Maria Cupelli è anche madre del consigliere comunale di opposizione Luca Brignone, già candidato sindaco, che sta dando filo da torcere alla maggioranza con interventi pertinenti e scrupolosi allora ci sentiamo legittimati a fare due+due. Invitiamo il sindaco a chiudere immediatamente questo procedimento che non fa onore alla città di Anzio. A Maria Cupelli il sostegno del direttivo”. (Città Futura Anzio)[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]