[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]riceviamo e pubblichiamo
La peggiore amministrazione dal dopoguerra ad oggi si esercita in una nuova dimostrazione di muscoli e di scarso senso del ridicolo.
Un recente comunicato di CGIL CISL e UIL evidenzia un grave tentativo intimidatorio nei confronti di una dipendente comunale che ha il solo torto di essere una delegata sindacale, una persona per bene impegnata nel sociale e nelle vicende che riguardano la vita della città, nonché madre del nostro consigliere comunale Luca Brignone.
Già c’erano stati, da parte del sindaco, beceri tentativi di zittire Brignone e qualche altro consigliere comunale ogni qual volta evidenziavano la nullità di questa amministrazione o ne denunciavano l’operato al limite della legalità , ma qui siamo alla farsa e al ridicolo.
Si sa che il sindaco non tollera in alcun modo chi osa contraddirlo e nessuna voce di dissenso neanche quando non è solo di denuncia ma fa concrete proposte alternative , però in questo caso si è andati ben oltre perché le accuse rivolte alla dipendente non riguardano sue eventuali carenze in campo lavorativo ma la semplice colpa di aver espresso un’opinione in merito alla critica situazione che si è venuta a creare al Comune di Anzio e a tutti nota.
Tutti sanno che il sindaco è indagato per frode fiscale di un milione di euro, accusa oggi ancor più pesante considerando che il tribunale per il riesame ne ha respinto il ricorso.
Qualcuno avvisi il sindaco che il tempo dei gerarchi, per nostra fortuna, è passato da un pezzo e che il rispetto delle regole vale per tutti !
Qui si scambia il dovere di governare in quanto eletti, con il diritto di comandare soffocando sul nascere ogni dissenso, eppure il sindaco e la sua giunta ne avrebbero di cose da fare .
Hanno riempito Anzio di centrali biogas anche nelle immediate vicinanze di una scuola; hanno preso in giro la città per anni sulla vicenda del porto ed ora si profila il rischio di una sua acquisizione da parte del privato senza che l’Amministrazione ancora non spenda una parola in merito; hanno presentato un piano particolareggiato in variante del centro urbano che cancella a suon di cemento la sua identità urbana, architettonica, paesaggistica; hanno bleffato sulla Vignarola fino alla recente sentenza del TAR che li obbliga ad assumere una posizione definitiva in merito al piano di lottizzazione recepito dalla precedente Giunta; hanno ridotto Anzio ad un cumulo di rifiuti; hanno infangato il buon nome della città facendola conoscere all’esterno per le vicende relative ad attuali amministratori indagati in perfetta continuità con gli arresti di componenti della vecchia amministrazione.
Si, avrebbero molte cose da fare per riparare i danni prodotti ma ormai sono alla frutta e c’è una sola cosa che possono fare in fretta: chiedere scusa ed andarsene, lasciando in pace la gente per bene che fa bene il proprio dovere.
Questo goffo tentativo di intimidazione, come è stato per i precedenti, sarà rispedito al mittente e nell’esprimere ogni solidarietà a chi ne è sottoposto occorre ribadire la necessità che le forze politiche sinceramente democratiche mettano in campo importanti quanto urgenti azioni unitarie che consentano di cacciare quanto prima la peggiore giunta dal dopoguerra ad oggi prima che faccia altri danni e senza aspettar o sperare in ulteriori interventi della magistratura verso gli attuali amministratori che la grave situazione di Anzio lascerebbe presagire.
Art.1-MDP
Anzio