Anzio. Granarolo, il Sindaco: “Pronti a valutare provvedimenti per evitare chiusura”

[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]”La presente per esprimere, a nome personale e dell’Amministrazione Comunale, il profondo rammarico per il paventato rischio di chiusura dello Stabilimento Granarolo di Anzio. In particolare, preoccupante sarebbe la ricaduta che tale scelta comporterebbe sul tessuto economico, sociale e culturale del territorio considerando che, dietro ogni lavoratore insistono famiglie con bambini, impegni da mantenere ed un costo della vita in continua crescita”. Inizia così la nota che, lo scorso 13 febbraio, il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, ha inviato ai vertici della società Granaraolo per affrontare la problematica della possibile chiusura dello stabilimento di Anzio.

“Lo stabilimento della Granarolo – prosegue il Sindaco De Angelis nella sua nota – ha rappresentato, per la Città di Anzio, non solo un punto di riferimento urbanistico delineando un polo industriale integrato con il quartiere residenziale, bensì un’azienda che, affiancata alla Colgate Palmolive, ha veicolato l’immagine di Anzio nell’economia italiana ed internazionale, motivo d’orgoglio per la comunità e per il sottoscritto che, in prima persona, ha vissuto le fasi di crescita dell’azienda. Nel corso degli anni la collaborazione, con i direttori che si sono susseguiti, è sempre stata positiva, sinergica e propositiva, al fine di sostenere il rilancio economico dell’area. Diversi sono stati gli interventi attivati dall’Amministrazione Comunale a favore dell’Azienda, nell’ottica di creare e mantenere i presupposti di convivenza con la Città e l’indotto industriale e, per questo, desidero manifestare la mia più ampia disponibilità nel concertare eventuali altri provvedimenti che si potrebbero rendere necessari affinché l’impianto possa restare operativo”.

Il Sindaco De Angelis conclude la sua missiva auspicando “un incontro urgente, unitamente alle rappresentanze sindacali, che possa essere costruttivo a garanzia dei lavoratori, delle loro famiglie e della Città di Anzio”.