riceviamo e pubblichiamo

Spreco di danaro pubblico (circa 250.000,00 Euro) per un’opera abusiva ed inutile.
Abusiva perché fatta in violazione delle norme urbanistiche comunali che prescrivono il mantenimento di tutte le alberature, il rispetto delle linee architettoniche monumentali ed anche l’opera è in palese difformità delle previsioni per la creazione di un ampio spazio di verde pubblico in continuità con i giardini dell’ex presidio.
Inutile perché l’accesso per i disabili esiste dal cancello su via della Resistenza. Lo stradello realizzato al posto degli alberi tagliati permette la discesa, ma la risalita sarà forse “a spinta”?[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]
Il terrapieno è stato manomesso e indebolito, peraltro lo smottamento della falesia, invocato dal progettista, non riguarda la parte interessata dai lavori ma lo spazio confinante con proprietà privata. Tanto è vero che il comune, forse accortosi dell’errore ha affidato l’incarico per nuovi lavori in questa parte pericolosa.
Infine una domanda, si apre al pubblico uno spazio in cui persistono pericoli di smottamento?
Per riparare i danni, domani chiameremo ancora STRATI?

PATTO PER NETTUNO