Anzio. Brignone: non è più tollerabile l’arroganza del sindaco e della maggioranza

“Ad Anzio anche stavolta è lesa maestà. Inutile svolgere il proprio ruolo di opposizione ed evidenziare le lacune del bilancio di previsione. Per il Sindaco e la maggioranza ai suoi piedi ascoltare le opposizioni significa ascoltare cavolate e perdere tempo. Eppure, anche i revisori dei conti di lacune ne segnalano e non poche. Per citarne alcune:
“le previsioni di cassa relative alle entrate sono fin troppo ottimistiche […] e in particolare il parere al bilancio è favorevole ma condizionato allo stanziamento nel FCDE degli introiti da accertamento IMU”. Infatti, la quantificazione del FCDE non appare congrua in relazione all’andamento storico delle riscossioni rispetto agli accertamenti ed ai crediti dichiarati inesigibili e questo ha reso necessario approvare un emendamento che sottrae ulteriori 300.000 euro alle spese del Comune.
“I singoli dirigenti o responsabili di servizi non hanno partecipato alle proposte di previsione di autorizzazione di cassa anche ai fini dell’accertamento preventivo di compatibilità di cui all’art. 183 comma 8 del TUEL” (il quale ha l’obiettivo di evitare ritardi nei pagamenti e la formazione di debiti pregressi).
“l’Ente non si è dotato di scritture contabili atte a determinare in ogni momento l’entità della giacenza della cassa vincolata per rendere possibile la conciliazione con la cassa vincolata del tesoriere”
“l’Ente non ha provveduto nel corso del 2019 a pubblicare l’ammontare complessivo dei debiti di cui all’art. 33 del Dlgs 33/2013” (Obblighi di pubblicazione concernenti i tempi di pagamento dell’amministrazione)
Il Documento Unico di Programmazione, che per lo stesso Assessore al bilancio, così come per la normativa, è un punto di riferimento per la linea strategica dell’Amministrazione, non è stato approvato prima del bilancio e quello allegato al bilancio del 2020/2022 è stato redatto con evidenti copia incolla, lacune e con un Piano delle Opere Pubbliche sbagliato, tanto da far confondere lo stesso Assessore a lavori Pubblici al momento della relazione (era già successo in commissione)!
Le tariffe TARI sono calcolate nuovamente sulla base del Piano Finanziario Tari del 2019 con formule sbagliate rispetto a quelle indicate dalla DPR 158/99.
Se poi fai notare che sarebbe stato opportuno prevedere accantonamenti per fare fronte alla possibilità di fallimento della Capo d’Anzio, la quale ha un patrimonio netto al di sotto dello scioglimento ai sensi del codice civile e con la concessione in via di ritiro da parte della Regione, commetti un sacrilegio.
Infine, se qualche consigliere di opposizione si azzarda a far leggere al sottoscritto una proposta di ordine del giorno prima della discussione come ha fatto oggi Anna Marracino, viene punito con il rinvio del punto, poco importa se riguarda una questione sacrosanta come la realizzazione di un asilo nido comunale.
Capisco che il Sindaco ha nostalgia del ventennio, ma siamo in democrazia ed è ben altra cosa”.
Luca Brignone, Alternativa per Anzio