Leggo con molta amarezza la nota in cui mi si accusa di utilizzare la sofferenza e la morte di un ragazzo per fare demagogia. Purtroppo a scriverla non è un sobillatore online qualsiasi, ma il Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola. Questa risposta mi offende umanamente perché mira a denigrare qualcosa che la politica non dovrebbe mai calpestare: la dignità delle parti in campo. Nel mio comunicato non mi sono mai riferito direttamente al Sindaco, ho parlato scrupolosamente di istituzioni, proprio per evitare che una questione così delicata potesse essere lontanamente personalizzata. Nonostante io sia molto attento a svolgere il mio ruolo di opposizione con rispetto e lealtà nei confronti degli avversari, tra cui il primo cittadino, mi rendo conto che altrettanto non mi è ricambiato. Per evitare il prolungarsi di ignobili polemiche, rispondo al Sindaco Coppola dedicandogli un passo di un bel libro che ho letto alcuni mesi fa, che dice: “non attribuite mai a un nemico moventi più meschini dei vostri. Niente deprime altrettanto il valore morale; rinunciate e sarete grandi”.
Il Consigliere Comunale
Antonio Taurelli
N.B. Per completezza di informazione: al momento della pubblicazione del mio comunicato, come può testimoniare la Stampa a cui ho inoltrato il testo, sul sito del Comune e sulla pagina istituzionale non era stato ancora pubblicato niente, benché i funerali fossero già terminati. Ciò si può facilmente verificare sulla pagina Facebook istituzionale che reca l’orario di pubblicazione. Il Comune ha partecipato moralmente dopo i funerali e, guarda caso, dopo la mia sollecitazione.