Riceviamo e pubblichiamo dichiarazione del gruppo consiliare di Futuro e Libertà di Anzio, a seguito del provvedimento di espulsione dal gruppo inflitto al consigliere Presicce, dopo l’iniziativa personale di partecipare al determinante consiglio comunale sul bilancio(decisione che ha permesso all’attuale giunta di raggiungere il numero legale nella seduta di consiglio e quindi continuare il mandato ) che poteva “mandare a casa” la giunta Bruschini.
Il gruppo consiliare di Futuro e Libertà ha confermato, con il voto contrario nella seduta di consiglio di ieri, la sua ferma opposizione a questa amministrazione comunale.
Il bilancio è stato comunque approvato, ma da quello che resta della maggioranza di governo uscita dalle elezioni, oggi esiguamente ridotta a 15 consiglieri + 1 aggiunto dell’ultima ora.
E’doveroso ed opportuno che tutti sappiano come sono andate le cose, per forte senso di responsabilità e correttezza verso i cittadini e perché, soprattutto, non vogliamo dare adito a dubbi od interpretazioni sulla nostra posizione politica.
In apertura del consiglio di ieri, come ormai accade spesso, la (ex) maggioranza non aveva il numero legale per l’avvio dei lavori e non lo avrebbe avuto neanche dopo perché, in modo corretto (politicamente), tutte le forze di opposizione erano uscite dall’aula.
La mancanza del numero legale avrebbe sancito la fine di questa amministrazione e la conseguente bocciatura del bilancio.
Ciò non è avvenuto per la presa di posizione personale del consigliere (oramai ex FLI) Vito Presicce, il quale restando in aula e garantendo l’amministrazione con la sua presenza, ha di fatto reso vana ogni iniziativa del gruppo consiliare, non solo per la specifica occasione ma anche di questi anni di opposizione.
Atto questo che non ha un apparente motivo e non può essere giustificato ed ancor meno mascherato dal senso di “responsabilità”; se qualche responsabilità deve essere riconosciuta è nel forte senso civico delle opposizioni e non certamente nell’operato di questa finta maggioranza a mercato acquisti sempre aperto.
Di tale comportamento, sia chiaro, ne risponderà personalmente nei confronti della città e dei cittadini, i quali ben sanno come lo stesso Presicce, fino al giorno prima, sia stato uno dei più accesi fautori nonché promotori della raccolta di firme per “mandare a casa il Sindaco”. Peraltro lo stesso “Sindaco” da lui non voluto quale candidato della PDL per questa legislatura negandone la firma sul documento finale che lo indicava quale unico candidato.
Tutto cade nel dimenticatoio, come i veleni tra candidati sindaci offerti alle assemblee di campagna elettorale, poi culminati in una alleanza a sostegno in extremis di questa maggioranza non più tardi di qualche mese fa e riconfermata da esponenti della PDL anche nell’ultima seduta di consiglio comunale. Ma siamo certi che la città, i cittadini, gli elettori non dimenticheranno mai questo atto, perché è il più grave degli ultimi 40 anni di politica.
Non capiamo cosa sia accaduto in termini pratici nei giorni che hanno preceduto il consiglio e se le qualità taumaturgiche del primo cittadino siano tali da risolvere ogni problema, mentre la città altresì langue.
Ma sta di fatto che il tradimento consumato nei confronti del gruppo consiliare a cui Presicce apparteneva, è un’azione che va a ledere ogni singolo componente di Futuro e Libertà, e la stessa immagine del partito.
Pertanto ci sembra più che opportuno che resti agli atti di questa legislatura, come il comportamento politico dei consiglieri di Futuro e Libertà Campomizzi, Castaldi, Godente e Pennata sia sempre stato correttamente teso al dibattito sui problemi della città, anche attraverso lo scontro politico non c’è dubbio, mai però sceso a compromessi tali da sovvertire l’onore e la dignità personale nostra, degli elettori che rappresentiamo e di tutti i cittadini di Anzio.
Rendiamo inoltre noto che il consigliere Presicce da ieri è stato ufficialmente espulso dal gruppo consiliare di Futuro e Libertà di Anzio.