Il consigliere comunale del Gruppo Autonomo Marco Maranesi scrive al Sindaco di Anzio Candido De Angelis, al Presidente del Consiglio Comunale Giuseppina Piccolo, agli Assessori, ai Capigruppo Consiliari di maggioranza, ai Segretari e Coordinatori dei Partiti e liste di maggioranza.
“Egr. Sig.ri/re sono ormai mai mesi, forse anni, che nonostante le mie continue sollecitudini per un confronto fattivo e sereno sull’attuazione del programma presentato agli elettori nelle ultime elezioni amministrative, soprattutto in questo ultimo anno che ha visto la nostra nazione e il mondo intero soccombere sotto la pandemia del coronavirus , mi permetto di evidenziare che l’azione di governo viaggia con freno a mano troppo tirato nel proseguo del programma amministrativo a cui va dato un decisivo ed immediato avanzamento soprattutto nei punti che possono dare slancio all’economia cittadina.
Non si può focalizzare l’intera azione amministrativa solo su asfalti e marciapiedi che indubbiamente sono necessari e danno un senso di riqualificazione e di vivibilità, ma non può essere tutto.
Non c’è un solo provvedimento di sviluppo urbanistico portato all’attenzione del Consiglio Comunale, un indirizzo politico di sviluppo della città da consegnare alle future generazioni con la sola eccezione di revocare l’unico atto urbanistico di sviluppo turistico-ricettivo quale la convenzione Puccini, nella quale il comune avrebbe avuto la proprietà gratuita di 60 ettari da destinare al proseguimento della riserva naturale di Tor Caldara che a chiacchiere vogliono tutti ma nei fatti l’indirizzo dato è praticamente il contrario. La variante di Anzio Centro è prossima alla scadenza e tutto l’iter messo in campo fino ad oggi non sarà servito a nulla se non a spendere risorse finanziare comunali per l’incarico professionale dato e non portato a termine per una chiara volontà politica. Per non parlare de piano di rigenerazione urbana, non è possibile neanche parlarne nelle sedi preposte, la zona artigiana è cascata nel dimenticatoio, la variante alla zona industriale neanche è in agenda e mentre le altre città mettono in campo impianti per il trattamento dei rifiuti che possono portare ricchezza e posti lavori noi non riusciamo neanche a portare in discussione il nuovo capitolato dei rifiuti in consiglio comunale, ma riusciamo a riaprire il centro cittadino in controtendenza europea. Potrei parlare anche di altri settori…
Per non parlare della situazione politica e degli equilibri politici che le scorse elezioni ci hanno consegnato e che di fatto, sono completamente saltati.
Per questi ed altri motivi, con la presente sono a chiedere al Sindaco di Anzio, l’AZZERAMENTO DELLA GIUNTA COMUNALE e l’apertura formale della CRISI POLITICA per una definitiva verifica POLITICO-AMMINISTRATIVA, che dovrà avvenire nelle sedi opportune quali il quelle del Consiglio Comunale che sancirà se sussistono ancora le condizioni di FIDUCIA per il proseguo dell’attività amministrativa.
Non si può amministrare un ente pubblico e una città come fosse il condominio di casa propria o la propria azienda. Si torni alla politica, quella con la P maiuscola, al confronto sano e corretto che sia anche da esempio per le future classi dirigenti che amministreranno la nostra Città.
Dico già da adesso che non parteciperò a riunioni in segrete stanze o riunioni a porte chiuse. Tutto dovrà avvenire alla luce del sole e nelle sedi preposte.
Con la presente chiedo al Presidente del Consiglio Comunale la convocazione del Consiglio Comunale con l’inserimento del punto all’O.d.G. :
– Verifica Politico – Amministrativa.
Sono sicuro che le ragioni da me prima espresse saranno ben comprese da tutti Voi ed in attesa di una V.s. risposta, colgo l’occasione per porgerVi i miei
Distinti Saluti”.
Marco Maranesi