Viste le numerose sollecitazioni che ci arrivano da operatori sanitari, in collaborazione con Cisl Medici Lazio abbiamo presentato in Consiglio regionale un’interrogazione per chiedere alla Giunta di intervenire per consentire ai medici, in caso di necessità, di continuare a utilizzare la ricetta cartacea per la prescrizione di indagini diagnostiche, analisi e farmaci, senza rischiare di incorrere in sanzioni. Come da attuale normativa.
Questo perché medici e professionisti che operano nella sanità ci hanno segnalato, in più occasioni, che la piattaforma informatica regionale, che svolge il servizio di presa in carico ed erogazione delle ricette dematerializzate, presenta spesso malfunzionamenti che rendono impossibile l’espletamento delle procedure digitali.
Con questo non vogliamo certamente mettere in dubbio i potenziali vantaggi derivanti dalla digitalizzazione dei servizi, come nel caso della ricetta elettronica, ma a questa devono seguire adeguate infrastrutture digitali che consentano agli operatori di avere a disposizione gli strumenti necessari per poter svolgere correttamente il proprio lavoro.