Lina Giannino: lettera aperta all’onorevole Tajani

“Onorevole Tajani, buongiorno. Sono la sua competitor Lina Giannino del PD. Non ho mai avuto l’occasione di incontrarLa e di discutere con Lei di alcuni problemi che riguardano il nostro collegio. Ogni volta che giungo su un territorio per incontrarmi con persone in piazza, qualcuno ha la premura di avvertirmi che Lei è già passato di lì per parlare con i suoi elettori in un qualche ristorante della zona. Spero che non uscirà da questa tornata elettorale con 10 kg in più, non sarebbe fotogenico in tv. La sua “vela” scorazza in lungo e in largo per tutto il collegio recando con lei tante speranze, così come le barche che trasportano immigrati nel nostro paese e che lei respinge in mare. So che ha incontrato commercianti, pescatori e questa sera concessionari degli stabilimenti balneari per promettere loro che bloccherà la Bolkestein, che vedrà le spiagge messe all’asta nel 2024. Certo, Lei è un politico navigato ed è più facile fidarsi di Lei che di una come me, perfettamente sconosciuta e di “paese”. Io però, rispetto alla Sua candidatura, provengo da queste zone, i pescatori li conosco tutti, i balneari anche e persino i commercianti (pensi un po’). Certo, il Suo sorriso è più convincente, la Sua stretta di mano più rassicurante e le Sue promesse più credibili. Perché la gente ha bisogno di credere agli idoli (lo dice la storia), ha bisogno di persone forti che li sappiano tranquillizzare sulle proprie sorti. Vorrei farLe una domanda: ma Lei, prima di essere catapultato su questo territorio sapeva chi eravamo? Conosceva i nostri problemi? Aveva già le soluzioni o se le è fatte passare sotto banco dai “mediatori” del posto, come si faceva a scuola Secondo me no. Lei non sa nulla di noi, di chi siamo e di che cosa abbiamo bisogno. Per Lei un collegio vale un altro e i discorsi sono ridotti ad un “copia e incolla” che vale per tutti e, mentre io prendo parte a incontri nelle strade e nelle piazze, dove tutti possono contestarmi, Lei si riunisce nei ristoranti, dove viene circondato solo dai suoi sostenitori. Facile così. Comunque attenzione, che in “vino veritas”, caro Onorevole. Si tenga sul classico, che come il colore nero, va bene su tutto.
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