Finite le feste, il Sindaco di Pomezia – Veronica Felici – fa il punto sull’anno appena concluso e invia il suo augurio per il 2025 ai cittadini, tramite un video messaggio diffuso via social.

Ecco le parole del sindaco:

“Cari cittadini,

mi auguro che abbiate salutato l’anno appena concluso con serenità.

E mi auguro che stiate iniziando questo 2025 con positività e carichi di “speranza”: questo è l’anno del Giubileo ed è proprio la speranza che chiediamo a questo anno santo.

È tempo di bilanci: posso dire che questo 2024 ha avuto diverse sfumature… Non sono mancate le soddisfazioni e i momenti belli, ma non posso neanche dimenticare le situazioni difficili che mi sono trovata ad affrontare.

Come Sindaco, devo dire che la grande soddisfazione è stata quella di far vivere ai pometini il più possibile la nostra splendida città, cercando e costruendo occasioni per stare assieme, per creare un clima di condivisione: dall’organizzazione delle manifestazioni estive con le due notti bianche, al “ritorno” del villaggio dello sport…Cercare di alimentare nei cittadini, e in chi investe nella nostra città, il desiderio di vivere le piazze e di ritrovarsi assieme come comunità.

Altra soddisfazione è aver portato avanti il percorso di incontri, già iniziato l’anno precedente in collaborazione con gli Enti Superiori, dedicato a chi fa impresa; perché le aziende locali possano essere sempre più valorizzate anche per quanto riguarda l’internazionalizzazione e perché possano i nostri imprenditori conoscere e beneficiare delle opportunità che offre la Pubblica Amministrazione, dai bandi ai momenti di formazione o agli strumenti messi a disposizione.

Come incontro recente, per esempio, c’è stata proprio qui a Pomezia la presentazione del voucher della Regione Lazio per la partecipazione all’Expo di Osaka. Quello che vogliamo fare è gettare le basi perché Pomezia, con la sua storica vocazione all’industria e all’artigianato, possa “uscire” sempre più dai propri confini e avere un peso sul mercato internazionale per poter così attrarre risorse che restituiscano benessere all’intera città.

Ci sono stati, poi, anche tanti altri bei momenti per il nostro Comune, ne ricordo alcuni: siamo diventati Comune amico delle tartarughe, ricevendo la bandiera da Legambiente che ora sventola a Torvajanica; abbiamo messo a punto un sistema di tutela delle acque del nostro splendido mare tanto da aver riscontrato, attraverso le analisi, un miglioramento dei fossi trattati che portano benefici anche alle aree marine di foce di questi fossi; abbiamo rimesso in sicurezza il Belvedere di piazza Ungheria, devastato dalle mareggiate, restituendo così ai cittadini un punto nevralgico di Torvajanica. E ancora, abbiamo istallato il primo dei 16 defibrillatori che verranno posizionati in tutta la città con l’obiettivo di rendere Pomezia città cardio protetta, contribuendo a migliorare la sicurezza sanitaria di tutta la comunità.

E sempre in tema di sicurezza stiamo portando avanti progetti e collaborazioni con la Asl Roma 6, la procura di Velletri e la Diocesi di Albano, soprattutto per la tutela delle donne vittime di violenza, con una rete di servizi attivi sul territorio.

Certo, non sono mancati i momenti difficili… Sapete tutti che quest’estate, durante le brevi ferie con la mia famiglia, alle mie spalle si è tentato – devo dire in maniera meschina e subdola– andando di nascosto da un notaio di far cadere la mia carica a Sindaco e la mia giunta.

Un modo di agire che è lo specchio di come l’opposizione si sta ponendo nei confronti della mia amministrazione ma non solo, anche di tutti i cittadini.

Il mio intento, per il quale sto lavorando, è quello di costruire un percorso per lasciare a Pomezia e ai pometini qualcosa di buono.

Un percorso che può essere anche fatto di criticità che però si affrontano e si superano.

Ma alla fine, io mi auguro di poter lasciare – dopo il mio operato – una città più sicura, una città più vivibile e riqualificata anche in quelle zone da tempo dimenticate, una città con scuole che possano accogliere al meglio bambini e ragazzi, una città più inclusiva e che non dimentica nessuno.

E sto lavorando per poter lasciare a Pomezia e ai pometini dei luoghi simbolici dedicati alla Memoria, da quello della Shoah a quello dell’Eccidio delle Foibe; perché anche le future generazioni nella nostra città possano ritrovare tracce tangibili dell’importanza di non dimenticare la storia del nostro Paese, soprattutto le pagine più buie, in modo da poter essi stessi costruire un futuro migliore.

 

Perché quello che è più importante quando si amministra una città, è quello che si riesce a lasciare dopo, l’eredità che si consegna non solo all’amministrazione successiva, ma soprattutto alla città e ai cittadini.

Un’eredità ricevuta – nel mio caso- tutt’altro che positiva e buona.

Un’eredità – ahimè- disastrosa, soprattutto per quanto riguarda i conti pubblici che chi ancora siede in consiglio comunale nei banchi dell’opposizione non riesce e non vuole ammettere di aver generato.

Non se ne vuole assumere la responsabilità tanto da abbandonare l’aula durante uno degli ultimi consigli comunali riuniti che prevedeva proprio la discussione di due gravi situazioni riguardanti le finanze della città; figlie di scelte scellerate e senza rispetto nei confronti dei cittadini compiute da chi mi ha preceduto al governo di Pomezia. Scelte delle quali tutta la città ora sta pagando le amare conseguenze.

Parlo della ormai nota mal gestione della questione Acea e la vicenda che riguarda l’acquisizione delle aree per l’isola ecologica di Torvajanica che hanno prodotto uno scostamento di bilancio di quasi sette milioni di euro. L’opposizione è così attenta a puntare il dito contro di me e contro la mia amministrazione ogni volta che si parla di conti comunali, ma si è scordata di controllare le casse del comune quando governava!

Vogliamo, poi, tornare sulla questione rifiuti? La mia amministrazione sta lavorando per risolverla, per integrare quei servizi che chi – anni fa ha stilato il bando per l’affidamento della raccolta differenziata- non aveva neanche previsto, dando segno di non conoscere le reali esigenze della città.

E chi ha stilato quel bando sono le stesse persone che oggi, anziché ammettere di aver sbagliato, continuano a gettare fango sul mio operato e fumo negli occhi dei cittadini per rigirare la realtà dei fatti a loro beneficio propagandistico, incolpando me e la mia amministrazione se la città si ritrova a non avere un servizio di raccolta rifiuti adeguato.

Ma io e la mia amministrazione non ci fermiamo e andiamo avanti a lavorare per risolvere i problemi che ci siamo trovati per le mani, per il bene di tutti i cittadini. Questo è il nostro compito.

 

Parte dell’opposizione sta facendo così anche su tante altre questioni: la più eclatante riguarda il termovalorizzatore – o meglio chiamiamolo con il suo vero nome …inceneritore – di Santa Palomba. L’opposizione nella nostra città se la sta prendendo con tutti tranne che con il soggetto che vuole questo ecomostro nel nostro territorio: il Sindaco di Città Metropolitana, Roberto Gualtieri.

Io a fianco dei cittadini e di altri sindaci delle zone limitrofe sono scesa in piazza, sotto le sedi di chi deve prendere decisioni in merito per portare avanti la battaglia del nostro no all’inceneritore.

Quindi, e con questo concludo il mio messaggio: vi invito, cari cittadini, per il nuovo anno di non lasciarvi ingannare da chi vuole a tutti i costi denigrare ogni cosa, anche, buona che viene fatta per la città; di non lasciarvi convincere che non si sta facendo nulla perché Pomezia possa risplendere. Informatevi, sappiate riconoscere la validità e la veridicità di quanto viene diffuso, soprattutto da chi è in malafede.

Io come sindaco sarò sempre al vostro fianco e sarò sempre disposta ad accogliere le vostre richieste e a confrontarmi. E continuerò a portare avanti, passo dopo passo, i progetti che ho per rendere Pomezia migliore di come l’ho trovata.

Cari, dunque, che possiate vivere un anno sereno, felice e di soddisfazioni.

Buon 2025 e viva Pomezia”.