di Roberta Sciamanna
Conferenza del Psdi sulla questione del mancato incasso di 17 milioni di euro dal 2008 al 2013 per la Tarsu. Sotto accusa il dirigente dei Tributi
Un buco da 17 milioni per mancati incassi della vecchia Tarsu, mentre il Nucleo di Valutazione premiava i dirigenti comunali con percentuali di raggiungimento degli obiettivi tra il 90 e il 100%. E’ la denuncia arrivata in conferenza stampa da Paride Tulli, segretario del Psdi, che tira in ballo le responsabilità di chi non ha provveduto dal 2008 al 2013 al recupero dell’evasione sulla tassa dei rifiuti, “andando a spasso per l’Italia a fare consulenze, mentre ad Anzio si diceva che il bilancio era a posto”. E ha fatto subito nome e cognome – in apertura di conferenza – del responsabile dei Tributi, Luigi D’Aprano, dell’allora direttore generale Franco Pusceddu, che corrispondeva le indennità al dirigente, e dell’ex assessore alle Finanze, Giuseppe Mercuri. “Dal 2009 in poi il Nucleo di Valutazione, composto tra l’altro da personale senza titolo, come denunciai a suo tempo in Consiglio, ha valutato le prestazioni dei dirigenti al massimo degli obiettivi raggiunti – ha spiegato Tulli – L’assessore Mercuri ci diceva che andava tutto bene, e oggi ci troviamo davanti all’inefficienza dell’ufficio Tributi e ad un Comune che non è capace ad amministrare, con 17 milioni di euro non incassati. Possibile che un’amministrazione con un bilancio da 60 milioni di euro debba stare in mano a degli incompetenti? Il sindaco Bruschini prenda atto del fatto che la macchina amministrativa e i servizi funzionano al minimo. Casualmente – continua Tulli – nonostante il personale dell’Ufficio Tributi fosse stato infoltito di 12 unità, solo due erano state delegate al recupero della Tarsu, per la quale non è previsto nessun aggio, mentre tutte le altre si sono concentrate sul recupero Ici, per il quale l’aggio è del 3%. Tutto ciò avveniva mentre D’Aprano faceva consulenze in tutta Italia e i dirigenti incassavano premi di produttività come se Anzio fosse il primo comune d’Italia. C’è una precisa responsabilità politica dietro a questo”.
Poi il capitolo differenziata. “Ci apprestiamo a fare un appalto rifiuti da 30 milioni ma il Comune è in grossa difficoltà sulla raccolta differenziata, organizzata alla carlona. Mancano i dovuti controlli, così come sono mancati in tutti questi anni controlli reali sulle entrate del Comune. Quando un dirigente non fa il suo lavoro ma viene premiato con 12mila euro l’anno, è evidente che i meriti sono di altra natura. Il Comune è diventato un’enorme macchina elettorale – ha concluso Tulli – dove i soldi dei cittadini vengono usati per tornaconti personali. Adesso siamo in attesa del terremoto che arriverà dopo l’ispezione del Ministero per il caso della Ragioneria”.