L’Ente è in ritardo con i pagamenti di tutto il 2013 e non ha rispettato l’impegno a mettersi in regola tra febbraio e marzo. Indetta un’Assemblea del personale che è in stato di agitazione
di Elisabetta Bonanni
La situazione del personale diventa sempre più critica al Comune di Nettuno. Non solo ai dipendenti dell’ente non sono ancora state versate le quote di salario accessorio maturate e non saldate nel 2013, (che l’amministrazione guidata da Alessio Chiavetta aveva annunciato di voler saldare tra febbraio e marzo), ma non sono state corrisposte neanche le quote dell’anno in corso. Il salario accessorio, lo ricordiamo, è quella parte di stipendio che eccede il salario base, che percepisce il personale cui vengono richieste prestazioni aggiuntive particolari, dalla reperibilità di notte o nei giorni di festa (ad esempio i vigili che lavorano il fine settimana, o il personale dell’ufficio cimiteriale che lavora anche il sabato e la domenica in caso di decessi) fino ai servizi inderogabili, come il trasporto di anziani e malati o l’assistenza ai minori. Si tratta di servizi aggiuntivi di prima necessità, essenziali a garantire la qualità della vita dei residenti, di cui l’amministrazione usufruisce ma che non non paga. Il personale, che era già in stato di agitazione dallo scorso dicembre, ha quindi indetto un’assemblea che coinvolgerà tutti i dipendenti, per discutere della situazione e anche dell’atteggiamento dell’Amministrazione che, a quanto pare, non è disponibile al dialogo né a fornire chiarimenti o tempistiche sul pagamento del dovuto. In sostanza, ogni mese, l’amministrazione trattiene somme importanti (2/300 euro) su stipendi base, che raramente superano i 1000 euro, mettendo in difficoltà le famiglie del personale costrette a vivere con il minimo indispensabile. Il malumore tra i dipendenti è palpabile e c’è chi si spinge a dire che mai come sotto l’amministrazione Chiavetta, esponente della coalizione di centrosinistra, ci siano stati atteggiamenti così ostili nei confronti dei lavoratori. All’appello, tra l’altro, mancano anche le indennità legate ad iniziative aggiuntive organizzate dal comune e le indennità di risultato. Mentre i dipendenti e i dirigenti aspettano di ricevere i soldi dello scorso anno, pare che invece ci sia chi qualcosa ha incassato. Chi è passato a nuovo incarico o ha cessato di ricoprire una funzione, le indennità di risultato le ha ottenuto in tempo reale. Le sigle sindacali che stanno seguendo la vicenda, hanno chiesto un nuovo incontro con i vertici dell’amministrazione comunale, nella speranza che vengano dati chiarimenti e che gli impegni assunti non vengano disattesi come è già accaduto in precedenza.