Anzio- Mef e gestione del personale, le precisazioni di Bruno Parente

Polemica su uno dei punti contestati all’amministrazione dalla Ragioneria dello Stato relativo alla stabilizzazione di due unità del personale del sindaco

Il capo della segreteria del Sindaco Bruno Parente

di Roberta Sciamanna

Si sente offeso “come persona e come lavoratore”. Dopo il consiglio comunale di oggi, che ha portato in discussione la relazione del Mef e i 27 punti contestati all’amministrazione tra i quali la gestione del personale, è Bruno Parente, capo della segreteria del Sindaco e responsabile della Comunicazione, a precisare la situazione. Nell’ordine del giorno presentato dal Pd si chiedeva al Consiglio, tra le altre cose, la revoca degli atti irregolari tra i quali la “stabilizzazione di due unità di personale della segreteria del Sindaco in contrasto con la normativa vigente”, uno dei punti della relazione della Ragioneria. “L’iter che ha portato alla mia stabilizzazione ed a quella della collega, in servizio senza interruzione presso la Segreteria del Sindaco dall’aprile 2005, è regolare e trasparente così come evidenziato, tra l’altro, dalla Camera di Conciliazione Italiana di Roma. Quello che non ritengo normale, a mio modesto parere, è che all’ispezione del Mef gli Uffici preposti dell’Ente Comunale, probabilmente, non hanno avuto modo di illustrare per intero, agli Ispettori, le legittime procedure adottate per le due stabilizzazioni. Sono rimasto senza parole – dice Parente –  nel leggere i contenuti della proposta di ordine del giorno del Pd che mi offende, prima come persona e poi come lavoratore, visto che siamo stati accusati di aver goduto di privilegi per essere vicini alla “gestione del potere”. Al Pd ricordo di aver lavorato, per la prima volta al comune di Anzio, nella giunta di centrosinistra guidata da una persona dello spessore di Renzo Mastracci e di essermi dimesso, unico caso nella storia cittadina e ad eccezione di altri colleghi che ritennero di restare, il giorno stesso che Mastracci venne sfiduciato. Forse – prosegue nello sfogo il capo della Segreteria – al contrario di quanto evidenziato dal Pd, il mio nome è finito tra i 27 punti segnalati dal Mef proprio per non essere mai stato vicino ai “poteri forti” che operano all’interno del Comune e con i quali non ho alcun tipo di rapporto. Forse il Pd non è conoscenza che il Dirigente, responsabile del procedimento delle due stabilizzazioni, fu il compianto dottor Adriano Murgia, che agì nel giusto ed applicò scrupolosamente la legge. Allo stesso tempo non intendo avere rapporti (se non quelli previsti dalla mansione che svolgo) con chi dell’attuale amministrazione comunale, per alimentare sospetti sulla mia lealtà e sulla mia onestà intellettuale, mostra o legge in pubblico miei sms privati inviati, circa un anno fa, ad una mia collega che oggi lavora presso un altro ufficio. Il mio attuale incarico di capo della Segreteria Tecnica del sindaco e di responsabile della Comunicazione è nelle mani del sindaco Bruschini – conclude Parente – al quale ritengo vada dato il merito di non essere mai ricorso ad incarichi di staff e di aver sempre lavorato valorizzando il personale interno, che se lo riterrà opportuno potrà destinarmi ad un altro incarico all’interno della struttura comunale”.