Anzio- Rifiuti, chiesta convocazione d’urgenza di un consiglio comunale

L’opposizione vuole si faccia luce sullo stato della riscossione della Tarsu dopo il mancato incasso di 70 milioni di euro

Sul caso rifiuti e sul buco in bilancio di 70 milioni di euro relativo all’ex Tarsu, arriva la richiesta di convocazione d’urgenza di un consiglio comunale. Parte da Fratelli d’Italia, Lista per Anzio, Movimento 5 Stelle e Lista De Angelis e porta la firma di Candido De Angelis, Davide Gatti, Cristoforo Tontini, Giuseppe Ranucci, Eugenio Ruggiero e Danilo Fontana. Una seduta urgente per affrontare la situazione finanziaria contabile relativa alla tassa sui rifiuti, in particolare lo stato della riscossione della Tarsu, lo stato delle anticipazioni di cassa, la situazione delle fatture non pagate alle aziende che svolgono i servizi di raccolta e spazzamento ed eventuali discariche. La questione rifiuti è stata affrontata, nonostante non fosse inserita nei punti all’ordine del giorno, nel consiglio comunale di ieri, inclusa la polemica sul nucleo di valutazione dei dirigenti lanciata nei giorni scorsi da Paride Tulli. Ha provato a spiegare la situazione il sindaco Luciano Bruschin durante il dibattito. “Sulla raccolta dei rifiuti i ruoli sono al 100% ma gli incassi sono all’80%, e nel 2006 sono stati al 60%. Il Comune, lo ricordo, per il servizio paga ogni mese, anche quando non incassa”. E a questo punto del consiglio ha messo il carico Candido De Angelis, dall’opposizione. “La scelta politica della Volsca al posto dell’Ama l’hai scelta te, caro Bruschini, e io l’ho subita”. “E’ vero – ha ammesso il sindaco – l’ho suggerita io ed è andata come è andata. Pensavo avrebbe offerto un servizio migliore”. Sul nucleo di valutazione, accusato di assegnare premi di produttività ai dirigenti non adeguati agli obiettivi raggiunti, è intervenuto Ivano Bernardone. “Ogni anno vengono attribuiti premi da 20mila, 30mila euro ai dirigenti, sarà anche lecito, ma vogliamo sapere chi ha dato questo indirizzo politico. Abbiamo 17 milioni di Tia inesigibili, e assurde indennità ai dirigenti”.