Interrogazione in Consiglio per chiedere con quali criteri è stata scelta associazione Nettunia per realizzare il nuovo portale del Comune
Il caso Visit Anzio – nuovo portale turistico di Anzio – finisce in consiglio comunale. Oggetto di un’interrogazione presentata dal consigliere M5S Cristoforo Tontini, che ha chiesto in base a quali criteri sia stata scelta l’associazione giovanile Nettunia, che ha realizzato il portale per conto del Comune e con il contributo della Regione Lazio. L’associazione ha infatti partecipato a un bando regionale che metteva 10.000 euro a disposizione per la creazione del portale turistico www.visitanzio.it, sostenendo i Comuni nello sviluppo turistico. “Il Comune di Anzio – scrive Tontini – è risultato beneficiario di un contributo regionale di 10000 euro. Nella determinazione del Comune si dichiara che è stata l’associazione giovanile Nettunia, e non il Comune, a partecipare, quindi in palese contrasto con l’articolo 9 dell’avviso pubblico del Consiglio regionale del Lazio.Nella determinazione il Comune rimborsa l’associazione di 12.000 euro utilizzandone 10.000 di contributo regionale, in contrasto con l’articolo 10 dell’avviso pubblico in quanto per la Regione sono ammissibili solo le spese intestate al soggetto beneficiario, il Comune. Il portale Visit Anzio dovrebbe essere di proprietà del Comune, per ricevere il finanziamento regionale, e deve essere registrato presso l’autority a nome del Comune e non del privato. Questa amministrazione – si legge ancora – non ha lanciato l’iniziativa sul proprio sito web, e non ha dato la massima pubblicità e trasparenza del finanziamento pubblico attraverso il proprio sito web. L’associazione giovanile ha presentato al Comune il conto a mezzo di ricevuta fiscale dell’importo di 12.000 euro con un importo superiore al limite di legge”. Tontini chiede a quale titolo un’associazione no profit “possa usufruire di un tale impiego di risorse pubbliche per un sito proprio che altre aziende con maggiori requisiti e esperienza avrebbero potuto gestire”. Si chiede anche se esista una delibera di giunta che abbia mai approvato il progetto e “quali iniziative si intendono assumere per accertare le responsabilità, per quello che è di fatto un uso improprio di denaro pubblico”.