“Solo insulti e critiche qualunquiste lanciate dalle pagine di Fb, ma non siamo in campagna elettorale”
Sembrano davvero infinite le polemiche tra l’imprenditore Fernando Mancini dei Bagni Belvedere e l’amministrazione comunale del Pd di Nettuno. L’ultima ad intervenire è il consigliere Martina Coticelli. “Caro Fernando Mancini – scrive la Coticelli – avevo pensato dapprima di collegarmi con Lei tramite il suo profilo Facebook, da cui, da qualche giorno si sta accanendo con attacchi a vari esponenti politici e dirigenti del Comune di Nettuno, ma poi ho preferito che ciascuno scriva dalle rispettive posizioni; Lei dal suo stabilimento davanti al mare, ormai divenuta una platea entusiasta che plaude i suoi post di Facebook, ed io dal mio ufficio. Tralascerò quelli che sono i suoi trascorsi giudiziari, perché è mio costume rapportarmi con i cittadini in quanto persone senza epitetarli con aggettivi che descrivano il loro status giuridico. Rischiando di rientrare nuovamente nell’ elenco di coloro che riceveranno di nuovo un “lancio su Facebook” vorrei azzardarmi a muovere ad un uomo libero ed intelligente come Lei, caro Mancini, qualche obiezione, forse degna di essere discussa.
Ogni volta, con i Suoi “attacchi”, Lei centra sempre dei bersagli molto ovvi, inutili, comuni, una specie di minimo comun denominatore delle antipatie, peraltro finte antipatie dei Nettunesi. Non nego il valore comico, liberatorio una tantum di una imprecazione lanciata all’ indirizzo giusto, ma Lei crede davvero che la sacrosanta rabbia, la furia contro i poteri, le corruzioni, le meschinità, le inefficienze e le arroganze, tutto questo venda soddisfatto, anzi sanato da una minaccia, da un grido insultante da curva calcistica tramutando, un consiglio Comunale in uno stadio di calcio, trasformando per un solo istante le persone che ha portato a suo seguito durante la seduta, in esseri urlanti e vituperanti. Che strada è questa? E’ la via maestra dell’ illusione qualunquistica, populista, dello sberleffo fine a se stesso, della vendetta anonima consumata da una platea seduti in penombra. L’ unico che si espone è Lei . E poi, Signor Mancini, siamo sicuri che questo lavacro di insulti e di minacce a persone assenti, che per di più non rappresentano e non sono coloro che hanno rovinato in passato in Nostro Comune, non finisca proprio per benedire quelle persone? Si sa che nulla è più ambito che ricevere un insulto, una vignetta o una parodia su un social network. Vedrà che le stesse persone che le hanno commissionate a Lei oggi, contro di noi , gliele commissioneranno per loro domani, perché le parodie, li insulti e le vignette servono molto specie in campagna elettorale”.