Ha lasciato Forza Italia, “nel quale non mi riconosco più”, per continuare le sue battaglie libero da qualsiasi vincolo Marco Maranesi, ormai ex capogruppo in consiglio comunale ad Anzio, del partito guidato da Silvio Berlusconi. Il perché è presto detto: “Più volte – ha spiegato Maranesi nel corso di una conferenza stampa nella sala dei consiglieri comunali – ho fatto critiche costruttive sulla mancanza di trasparenza di alcuni atti e sulla gestione del bene pubblico. L’amministrazione da due anni è ferma sul programma elettorale. L’obiettivo, già nelle scorse settimane con altri consiglieri era quella di correggere il tiro su alcune questioni. Mi rendo conto che Forza Italia non può rispondere a questa esigenza politica che ho. Fonderò movimento civico “liberi di cambiare” per coinvolgere persone che vogliono muoversi per il paese”. Quindi Maranesi si toglie qualche sassolino dalla scarpa. “La dirigenza di questo comune secondo me ha distrutto l’ente. Dobbiamo domandarci perché la politica ha lasciato che ciò accadesse. Il settore della pubblica istruzione ad esempio, è stato smembrato e oggi, grazie all’intervento del segretario generale, ha ripreso a funzionare. Va fatta rotazione del personale, a mio avviso, per evitare di creare un fortino personale ad alcuni politici. Vanno incentivati i dipendenti e funzionari che lavorano con passione e puniti i nullafacenti. Qui viviamo costantemente in una situazione d’emergenza. E allora come si fa a dare premi ai dirigenti per il raggiungimento degli obiettivi? Non è possibile. Manca la programmazione, manca la progettazione. Ormai fanno tutti come gli pare”. Sul suo appoggio in consiglio alla maggioranza guidata dal sindaco Luciano Bruschini e sulla presenza o meno al suo fianco dei tre consiglieri (Millaci, Bruschini e Piccolo) che con lui avevano condiviso delle battaglie poche settimane fa, Maranesi spiega. “Valuterò di volta in volta i provvedimenti che vorranno portare in consiglio, mentre sull’abbandono di Forza Italia dei tre consiglieri che sono stati citati, credo che nel loro caso i rapporti romani forse abbiano avuto la meglio. Staremo a vedere”.