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Ospedale S. M. Goretti sull’orlo del collasso, lo denuncia la CGIL

Pronto Soccorso sull’orlo del collasso, turni massacranti e lavoratori sotto pressione, chiusura dei servizi di TAC e RM dalle ore 14,00 per mancanza di personale

Latina. Sui gravi problemi dell’Ospedale Santa Maria Goretti nei giorni scorsi si è tenuto un incontro con i lavoratori, delegati e i candidati della RSU della FP CGIL alla presenza del Segretario Generale di Roma e Lazio Natale Di Cola e la Segretaria Regionale Patrizia Di Berto presso il Presidio Ospedaliero “S. M. Goretti” di Latina. Ne è scaturito un quadro terribilmente drammatico, che si può riassumere in sintesi in questi termini:

  1. forte carenza di organico di tutte le figure professionali e di supporto (OSS ed Ausiliari);
  2. intasamento del Pronto Soccorso tale da farci ritenere che lo stesso stia sull’orlo del collasso con sovraffollamento delle stanze di visita e compromissione degli standard di sicurezza;
  3. mancato rispetto degli accordi regionali per quanto riguarda il deflusso dei pazienti che sostano al PS;
  4. carenza di posti letto causa dell’imbottigliamento e della permanenza dei pazienti per più giorni in PS;
  5. operatori che a guardarli in faccia sembrano dei fantasmi a causa del fortissimo impegno professionale dovuto al persistere di un PS che non è più rispondente alla sua funzione fondamentale;
  6. rilevata la chiusura dei servizi di TAC e RM dalle ore 14,00 per mancanza di personale con tutte le conseguenze che si producono dovendo operare sia per i pazienti in attesa al PS e ai degenti ospedalizzati;
  7. unità operative di degenza con barelle in ogni stanza tanto da compromettere la incolumità dei pazienti e la non operatività del personale determinata dalla mancanza strutturale di mezzi per il soccorso qualora necessitato;
  8. interruzione da tempo degli interventi di elezione;
  9. tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali interminabili, sempre dovuti alla carenza di organico;
  10. presenza massiccia di precari ai quali non vengono riconosciuti gli stessi diritti degli altri lavoratori, nonostante lavorino presso la nostra ASL con anzianità che arriva anche fino a 12 anni di servizio;
  11. insufficiente aggiornamento professionale per gli operatori, dovuto alla gestione a dir poco scandalosa da parte della unità operativa preposta;
  12. interruzione dal 2014 dello screening mammario;
  13. grave deficienza degli standard organizzativi e strutturali dell’ospedale (sede di DEA di II° Livello unico fra Roma e Napoli).

Per tutti i motivi sopraelencati, la Segreteria Provinciale interverrà di concerto con la  Segretaria Regionale FP CGIL di Roma e Lazio presso la Regione Lazio al fine di rimuovere a nostro avviso quello che potremmo definire una catastrofe in termini di erogazione dei servizi sanitari.

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