“Chiavetta confermi le sue dimissioni e faccia un gesto d’amore verso la città lasciandola libera”. Sono agguerriti più che mai i nove consiglieri d’opposizione di Nettuno, che nel pomeriggio di oggi hanno tenuto una conferenza stampa all’interno del bar Le Sirene per spiegare il motivo dell’occupazione dell’aula consiliare e della fine della protesta, avvenuta improvvisamente nella giornata di ieri dopo essere stati convocati per lunedì pomeriggio dal prefetto di Roma. “Ancora una volta Chiavetta nell’ultimo consiglio comunale – ha spiegato Eufemi – ha evitato il confronto con noi e la città, nonostante si parlasse delle sue dimissioni. L’ennesimo affronto ai consiglieri ed alla cittadinanza. In ogni caso, lunedì spiegheremo al prefetto le nostre ragioni, raccontandogli che ci troviamo di fronte a violazioni sistematiche delle procedure amministrative, come nel caso del parcheggio, del teatro, e del degrado generale del territorio, a partire dalle strade. La situazione finanziaria poi, è disastrosa”. Sulla stessa linea Ernesto Flamini, che ha aggiunto: “Con questa protesta abbiamo dimostrato coi fatti che la città e stufa di questa amministrazione. Vogliamo una città dove sia possibile crescere i nostri figli. Abbiamo avuto sette anni d’inferno con un’amministrazione che si regge sempre sul filo del rasoio”. Più diretto Rodolfo Turano, tra i protagonisti delle nottate in sala consiliare, che ha spronato il pubblico presente con una promessa, forse eccessiva nei termini ma esplicativa dello stato d’animo dei consiglieri d’opposizione: “Spero insieme a voi, con voi, di far cadere questo tiranno”.