Bernardone presenta odg: “Accogliere i rifugiati un dovere, non un affare”

Il consigliere del Pd Ivano Bernardone presenta un ordine del giorno relativo alle condizioni di accoglienza dei migranti ad Anzio da discutere nel prossimo consiglio comunale. “Da mesi sottopongo al Sindaco di Anzio interrogazioni per avere notizie in merito all’accoglienza dei migranti in fuga – scrive il consigliere – suggerendo ripetutamente di predisporre quanto necessario affinché la città dia il suo contributo di vera e consapevole solidarietà evitando guasti e disagi nei quartieri e becere strumentalizzazioni politiche.
Come al solito ogni tentativo di dibattito è stato sopito, le carte sono state nascoste ed oggi constatiamo che anche ad Anzio l’accoglienza è solo l’ultimo business attraverso cui riciclare villette invendute e strutture alberghiere dismesse; in pratica i resti di un economia sfibrata da decenni di politiche miopi. In questo modo alcuni, magari vicini all’amministrazione se non amministratori essi stessi, lucrano e fanno l’ultimo affare mentre ai molti cittadini ed operatori economici restano i problemi; problemi seri ed inevitabili quando, in modo sconsiderato, si creano forti concentrazioni di persone da assistere con servizi qualificati in quartieri che i servizi non sanno nemmeno che cosa siano.
Il danno più grande lo subiscono proprio i migranti la cui collocazione risponde solo a logiche di profitto e che quindi si trovano inevitabilmente in condizioni di  pericolosa emarginazione e soggetti ad un clima ostile dovuto solo alla negligenza di chi governa il territorio.
L’accoglienza è un dovere che ci deriva dalla Costituzione e proprio per questo un’amministrazione degna di questo nome ha il dovere di occuparsene attraverso i suoi servizi sociali, coordinandosi con gli enti sovraordinati, governando i processi necessari, pianificando ed organizzando in modo diffuso l’ospitalità e magari coinvolgendo ed informando adeguatamente i cittadini.
Accogliere 200 persone in una città di 50.000 non solo è un’atto civile possibile e dovuto ma poteva e doveva essere per tutti noi un’occasione di crescita umana e sociale; qualcuno vuole che resti solo un affare ed un danno”.

Ecco il testo dell’ordine del giorno
INIZIATIVE PER LE CORRETTE CONDIZIONI DI ACCOGLIENZA DEI MIGRANTI
I sottoscritti Consiglieri Comunali:
premesso che:
 la Costituzione Italiana recita testualmente “..Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese
l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo
nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge..”
 l’Italia ed in particolare Lampedusa, sono meta degli sbarchi di migliaia di profughi in fuga da guerre
e carestie;
 l’entità delle migrazioni in atto certamente richiede misure di carattere internazionale e l’intervento
diretto dell’Europa nelle azioni di sorveglianza del Mediterraneo, nel possibile presidio delle coste
Libiche ed in ogni altra iniziativa tesa ad eliminare o ridurre i conflitti che nel continente africano
causano, oltre alle troppe morti, esodi e migrazioni con conseguenze drammatiche;
 nelle more dell’attivazione delle auspicate iniziative della comunità internazionale, al governo
italiano resta l’onere di prestare il doveroso soccorso ai profughi in fuga;
 attraverso le prefetture il governo sta procedendo alla distribuzione dei migranti da accogliere nei
territori dei vari comuni italiani;
 recenti e clamorose inchieste della magistratura, specie nella vicina Roma, hanno portato alla luce
odiose attività criminali tese a trarre illeciti profitti dall’inquinamento e dalla manipolazione delle
attività connesse all’accoglienza dei migranti distraendo da tale scopo ingenti risorse pubbliche;
 la propensione della città di Anzio all’ospitalità ed all’integrazione etnica è ampiamente comprovata
dalle diverse migliaia di cittadini di altra origine che già vivono e lavorano nel territorio cittadino;
 la serena e pacifica convivenza tra diverse etnie, specie nel quartiere di Lavinio meta di una rilevante
e straordinaria immigrazione, è già esposta a gravi rischi a causa dell’evidente difficoltà nel garantire
adeguate condizioni di sicurezza, un sufficiente decoro urbano e la tutela del tessuto socioeconomico
attraverso il rigoroso rispetto delle norme in materia di urbanistica e commercio;
 il controllo del territorio ad Anzio è affidato a risorse insufficienti rispetto all’estensione territoriale,
alla densità demografica ed alla complessità dei problemi di sicurezza riscontrati. Si segnala che
commissariato di Polizia e compagnia Carabinieri locali coprono con circa due pattuglie complessive
i territori di Anzio, Nettuno e Ardea per una popolazione di circa 150.000 persone che si triplica nel
periodo estivo. La polizia municipale di Anzio ha un organico drasticamente ridotto rispetto ai livelli
previsti per norma ed è in particolare carente del comandante e di ufficiali.
 che nel contesto rappresentato è assolutamente improponibile l’inserimento di nuclei cospicui di
profughi in modo del tutto casuale, con disposizioni calate dall’alto, senza il coinvolgimento della
città ed in assenza di adeguate misure e progetti;
considerato che:
 ad Anzio l’accoglienza dei profughi si sta rivelando solo una facile occasione per rimettere a reddito
residenze o altre strutture improduttive. Nei bandi indetti della prefettura alcune imprese locali
hanno trovato l’opportunità di un nuovo e proficuo business avviando una prassi che a fronte del
lucro riservato a pochi riversa sulla città evidenti problemi;
 in particolare la scelta dei luoghi in cui svolgere l’accoglienza ed il numero di persone da concentrare
in essi obbedisce solo alla logica del profitto generato da una malintesa emergenza, in questo modo
si pregiudica l’assetto socio-economico di interi quartieri, si innescano problemi di sicurezza
destinati ad aggravarsi ma soprattutto non si risponde affatto all’esigenza di adeguate condizioni
umane di accoglienza ed integrazione delle persone da ospitare;
 la prassi osservata conduce alla creazione di piccoli o medi ghetti in cui si introducono condizioni
critiche di disagio in assenza di adeguate misure in termini di sicurezza, sanità e servizi sociali. Tutto
questo costringe i migranti a pericolose condizioni di emarginazione e li espone al rischio di un
clima di ostilità che nei loro riguardi cresce solo per effetto della totale assenza di politiche e cautele
adeguate;
 gli eventi in atto nel Mediterraneo lasciano purtroppo presagire un aggravio del fenomeno ed occorre
garantire che il coinvolgimento di Anzio avvenga in maniera oculata tenendo debitamente conto
delle già critiche condizioni del territorio e correggendo l’impostazione allo stato adottata;
ritenuto che:
 è possibile e necessario che l’accoglienza dei migranti sia oggetto di approfondimenti e cura da parte
dei servizi sociali comunali attraverso specifiche iniziative;
 ad Anzio sono attive diverse associazioni qualificate del Terzo Settore in grado di collaborare
utilmente con i servizi comunali nella predisposizione di progetti articolati che possano prevedere
iniziative specifiche quali l’interessamento delle società sportive, l’insegnamento della lingua, il
coinvolgimento delle famiglie di Anzio in progetti del tipo “affido”, l’attivazione di servizi e lavori
socialmente utili a cura dei migranti ospiti;
 è quindi opportuno verificare la possibilità di accesso a fondi europei e regionali specificatamente
riservati ai progetti di accoglienza nonché le forme possibili di collaborazione diretta con la
Prefettura di Roma ai fini dell’avvio dei progetti di cui ai punti precedenti;
ribadito che:
 la città di Anzio è pronta ad offrire il suo contributo alla salvezza di bambini, donne e uomini in
fuga da condizioni di grave pericolo;
 è fondamentale garantire che l’accoglienza non si risolva solo in remunerazione e profitto
connesso con l’affitto di case invendute o altre strutture dismesse e lasciando i migranti in
condizioni di indigenza ed isolamento sociale e quindi producendo ulteriore disagio in una città
già gravata dai problemi evidenziati;
i sottoscritti consiglieri comunali invitano il consiglio comunale a far voti ed approvare i seguenti indirizzi
programmatici nonché ad impegnare il Sindaco e la Giunta a procedere ai seguenti atti necessari:
 interagire con tutti gli enti preposti ed in particolare rivolgersi all’Ill.mo Prefetto di Roma per
verificare quali stanziamenti governativi o europei possano essere assegnati direttamente al
comune di Anzio per lo sviluppo di progetti di accoglienza temporanea dei migranti;
 fare in modo che il numero dei migranti da ospitare ad Anzio non sia semplice conseguenza del
prezzo di mercato e della disponibilità di case sfitte ma al contrario commisurato alla reale
possibilità del territorio e delle istituzioni locali di offrire un’assistenza degna senza indurre un
aggravio dei problemi presenti;
 verificare con immediatezza la possibilità per il comune di Anzio, con i suoi servizi interni e
l’eventuale coinvolgimento delle idonee associazioni del terzo settore, di sviluppare un compiuto
ed articolato progetto di accoglienza;
 garantire attraverso i controlli e le iniziative utili che i nuclei di migranti accolti trovino
in Anzio corrette condizioni di ospitalità in un quadro di regole e iniziative appositamente
predisposte evitando improprie concentrazioni.
Il Consigliere Comunale
Ivano Bernardone