Questa la risposta della ASL RMH all’interrogazione fatta alla Regione Lazio dall’on. Sartori che chiedeva lumi sulle “carenze strutturali e organizzative dell’ospedale di Anzio”.
“Non è stato chiuso ho interrotto alcun servizio sanitario o linea di attività assistenziale. Solo dal 15 luglio per cinque settimane la degenza ordinaria di ortopedia/traumatologia è stata accorpata nell’ambito del reparto di degenza ordinaria di area chirurgica, per complessivi 27 posti letto di degenza ordinaria, al fine di permettere l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria e bonifica strutture e impiantistica, peraltro già in corso; la scelta del periodo estivo per eseguire tali lavori la cui realizzazione chiedeva obbligatoriamente lo spostamento temporaneo in altro reparto di pazienti ricoverati è stata fatta in modo condiviso proprio per ridurre al minimo l’eventuale disagio agli utenti (per la fisiologica diminuzione estiva della domanda chirurgica in elezione).
Non sono stati “bloccati” i ricoveri ma per le caratteristiche del territorio che afferisce all’ospedale di Anzio, caratterizzato dal notevole aumento estivo della popolazione, dalla Direzione Sanitaria ospedaliera è stata data la priorità ai ricoveri in urgenza emergenza, ai recoveri per patologie acute e per le patologie il cui ricovero è regolamentato da specifiche normative regionali (esempio patologie neoplastiche).
Solo a scopo semplificativo si informa che nella giornata del 21 luglio sono stati ricoverati nelle varie UO o dellOspedale di Anzio numero 17 pazienti e di giorno 20 luglio non sono stati ricoverati 31.
Come tutti gli ospedali, non solo l’azienda RMH, per il bimestre estivo è diminuito il numero di sale operatorie operative in modo programmato mantenendo ovviamente l’attività operatoria in urgenza garantita in h24 per l’Ospedale Anzio il numero di sale operatorie programmate è sceso da 3 a 2, ( una delle quali funzionante prioritariamente all’ all’attività chirurgica/ostetrica ginecologica.
Si è verificato effettivamente qualche guasto, o un mal funzionamento dei sistemi operativi di climatizzazione già presenti in vari ambienti ospedalieri, ogni evento è stato risolto in tempo variabile tra qualche ora e due tre giorni a seconda della gravità del guasto, mediante l’intervento del normale sistema di manutenzione previsto dall’azienda.
L’entità della domanda e tale da comportare effettivamente un importante carico di lavoro del personale sanitario soprattutto CPSI (infermieri) e OSS (operatori socio saniari) seppure l’organizzazione posta in essere temporaneamente, anche per il periodo estivo, permette di avere un turno un numero di operatori giuridicamente corretto.
Nella porzione della palazzina dove dove sarebbe dovuta essere espletata l’intramoenia tutt’oggi c’è un contenzioso con la ditta aggiudicataria come si evince dal verbale di accertamento di direzione dei lavori del 24 7 2015 per ‘grave inadempimento, grave irregolarità e ritardo dell’appaltatore’.