Conte alle Primarie del Pd. “Città ferita, la cura è l’onesta”

9564_10208023155286052_62194635699390333_nLe opere incompiute, le ferite aperte, una città da rilanciare. Le intenzioni di Carlo Conte, candidato alle primarie del Pd, sono chiare: risollevare la città offrendo un’alternativa al governo Chiavetta. Con gente capace e onesta. Così è cominciato l’intervento dell’ex sindaco di Nettuno – ha guidato la città dal ’95 al ’98 – che torna in campo con le primarie e punta ad una nuova squadra (è stato candidato sindaco anche nell’ultima tornata elettorale). “Scendo in campo per costruire un’alternativa seria e curare le ferite ancora aperte della città, che sta vivendo in un clima di caccia alle streghe. Nettuno ha bisogno di gente che sappia lavorare e pensare all’interesse pubblico. Serve l’impegno di tutti”.

Con la schiettezza che lo contraddistingue, Conte lancia frecciate alla destra e ai “soliti personaggi che speculano sulla città”, commentando la recente candidatura a sindaco di Rodolfo Turano. “La sinistra è l’unica ad avere una classe amministrativa valida. Turano non è un un locale, fa tutt’altro mestiere, è debole rispetto alle persone che gli stanno dietro. Non so quanto possa resistere in una situazione come quella di Nettuno un personaggio del genere. Serve gente nuova, onesta. E’ l’onestà ad essere venuta meno in questi anni”.
Sulle “ferite” di Nettuno ha insistito durante tutta la conferenza. Prima fra tutte il parcheggio di piazzale Berlinguer, lasciato in regalo dalla giunta Chiavetta (http://www.inliberuscita.it/politica/64299/nettuno-parcheggione-lex-sindaco-conte-scrive-allautorita-nazionale-anticorruzione-e-al-prefetto/).

“Sulla questione del parcheggione si giocano gli equilibri elettorali. Nei giorni scorsi ho presentato una denuncia. Bisognerebbe annullare tutto e in autotutela cancellare l’accordoper riprenderci la disponibilità dell’area. La convenzione è partita col piede sbagliato”.

Ma è lungo l’elenco delle opere incompiute su cui ha posto l’attenzione il candidato, a partire dallo scheletro dell’ecomostro al porto di Nettuno, fino al teatro comunale, alla piscina, alle aree dismesse. “Sul teatro propongo di predisporre il minimo indispensabile per farlo lavorare, anche utilizzando delle sedie di plastica, ma è improponibile lasciare che queste opere giacciano abbandonate. Ho fatto il sindaco per pochi anni, dal 95 al 98, ma è stato il periodo di maggiore produttività per la città. Ho risolto i problemi finanziari, rimesso il Comune in sesto, ho lavorato per il borgo, per il Forte Sangallo, per l’università civica e tanto altro. Oggi voglio dare una nuova spinta alla città”.