Nasce il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale Anzio-Nettuno

Listener (1)Nasce il Comitato per la Democrazia Costituzionale Anzio Nettuno, venerdì scorso l’ufficialità in un’assemblea pubblica a Villa Sarsina. “Esso vuole essere il terminale nel territorio per portare avanti l’opposizione alla riforma costituzionale voluta da Renzi e Boschi – dicono dal Coordinamento – e ha l’ambizione di voler coordinare le molte campagne referendarie su lavoro scuola e ambiente che si svolgeranno nei prossimi mesi. Un particolare ringraziamento va riservato al professor Giovanni Russo Spena del coordinamento nazionale per la democrazia costituzionale che ha illustrato le ragioni politiche di questa campagna di massa, mentre preziosa è stata l’introduzione all’assemblea di Enzo Toselli, ormai da tempo fuori da quel Pd che da anni sta portando avanti politiche socialmente e politicamente devastanti. Questa campagna referendaria ha l’obiettivo di tentare di ri-politicizzare i milioni di cittadini e cittadine, lavoratori e lavoratrici, precari e disoccupati che ormai hanno interiorizzato il rifiuto della politica e subiscono inermi i colpi delle politiche antisociali degli ultimi anni. La cosiddetta riforma costituzionale, unita alla legge elettorale renziana denominata Italicum, è più che altro una contro riforma o addirittura una «ʻdeformaʼ – come ci ricorda Russo Spena- che annulla definitivamente le prerogative del parlamento, rompe il principio di rappresentanza e impedisce il coagularsi di una opposizione democratica, rendendo le istituzioni impermeabili al conflitto sociale. Inoltre latanto sbandierata“riduzione dei costi della politica” non c’è, dato che secondo la riforma il Senato resta, ma non sarà più eletto dai cittadini. L’unica cosa che si riduce quindi è il diritto per i cittadini di eleggere i propri rappresentanti, che al Senato d’ora in poi verranno nominati tra i consiglieri regionali: come faranno i soggetti sociali e civili a portare le loro istanze nelle istituzioni è un mistero». Oltre a dire no a questa riforma, secondo Russo Spena: «Bisogna proporre delle riforme istituzionali che facciano perno sul sistema elettorale proporzionale, dato che la deriva antidemocratica è iniziata proprio con le riforme maggioritarie degli anni ’90, e proporre un vero monocameralismo che ridurrebbe effettivamente i costi della politica».
L’offensiva del governo non riguarda solo l’impalcatura istituzionale, ma coinvolge le condizioni di vita dei cittadini e delle cittadine, prendendo di mira quei principi fondamentali che sono alla base della nostra carta come il diritto al lavoro, all’istruzione e alla salute.Essa vuole essere il completamento dell’attacco ai diritti del lavoro costituito dal job act e dell’abrogazione dell’art. 18, della disarticolazione della scuola pubblica causata dalla cosiddetta buona scuola e dall’attacco all’ambiente costituito ad esempio dalla legge che permetterà di effettuare trivellazioni estrattive un po’dovunque.Tutti questi interventi sono oggetti di specifiche iniziative referendarie per la loro abrogazione: sarà necessario quindi collegarli tutti facendone articolazioni di un’unica battaglia che saldi i diritti civili e sociali. Il coordinamento per la democrazia costituzionale potrebbe essere il luogo adatto a tale obiettivo. L’invito è quello di non rassegnarsi alla condizione disperante in cui ci troviamo: se diventeremo apatici alla fine saremo complici di chi in questo momento ci opprime: il governo Renzi e gli interessi di cui è espressione.
L’iniziativa ha visto una buona partecipazione di pubblico e non sono mancati gli interventi o le domande rivolte a Russo Spena che hanno ulteriormente chiarito la natura di questa difficile battaglia politica. Nei prossimi giorni nomineremo i referenti territoriali che si rapporteranno al Comitato nazionale. Aderite numerosi il comitato è aperto a tutti i sinceri democratici, iscritti a partiti e associazioni e non”.
Per aderire alla campagna nazionale si visiti il sito: http://coordinamentodemocraziacostituzionale.net/