“Posso assicurare che il Ministero porrà attenzione sul problema e svolgerà le attività di sollecito sui soggetti competenti. E’ l’unica cosa che possiamo fare e che rientra nelle nostre competenze”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti che è intervenuto, pochi minuti fa, durante la seduta odierna alla Camera dei Deputati, sulla questione degli impianti biogas ad Anzio. A sollevare il caso in Parlamento, con una question time, l’onorevole Federico Fauttilli, che ha chiesto quali iniziative potessero essere intraprese relativamente all’inquinamento di un’area già interessata da impianti di biogas, in zona Padiglione, di recente coperta da una discarica di rifiuti – come è scritto nel testo – abbandonati, individuata tra una piccola area boscosa e un profondo fosso Sant’Anastasio. “E’ notizia di questi giorni che il comune di Anzio sta cercando di approvare, nonostante l’unanime parere contrario della cittadinanza, delle parti sociali interessate e della commissione «No Biogas» il progetto della società Green Future s.r.l. per la realizzazione di una centrale destinata al trattamento di rifiuti e alla produzione di gas metano che confinerebbe anche con la scuola dell’infanzia ed elementare Anzio 2 – plesso Sacida; è stato in tempi ancora più recenti scoperto, a quanto consta all’interrogante, che lo stesso comune di Anzio sta cercando di approvare, in questo specifico caso senza aver informato la cittadinanza, un secondo impianto destinato al trattamento di rifiuti e alla produzione di gas metano, quest’ultimo ad un solo chilometro di distanza dal primo (e dalla discarica). Le conseguenze sarebbero quantificabili in danni alle persone (esalazioni, odori), alle colture (inquinamento delle falde), al turismo ed all’economia e, in ogni caso, a circa 7 chilometri in linea d’aria di distanza è già presente ed operativo un impianto turbogas, realizzato nel 2012 ad opera di Sorgenia s.p.a.; a circa tre chilometri di distanza, è inoltre già presente ed operativo l’impianto turbogas di Campo di Carne”.
Al Ministro, al termine della question time, è stato chiesto se “non ritenga necessario promuovere una verifica del comando dei carabinieri per la tutela dell’ambiente in ordine ai rischi per la salute e per l’ambiente riscontrabili nell’area citata e a livello di inquinamento complessivo, considerato che si tratta di un sito di interesse comunitario e che il nuovo impianto prospettato per il trattamento di rifiuti e la produzione di gas metano finirebbe per aggravare la situazione”.
“Una premessa – ha risposto il Ministro Galletti – non abbiamo competenze specifiche sulla bonifica del sito in oggetto. Ho chiesto agli enti competenti e mi è stato spiegato che tali rifiuti giacciono nell’area da più di 40 anni e la rimozione spetta al proprietario. Sul secondo impianto biogas la città ha espresso parere contrario alla realizzazione in diverse occasioni. Per quanto concerne l’altro impianto, sul quale il Comune dopo la conferenza dei servizi in regione ha espresso parere favorevole, risulta pendente il ricorso al Tar del Lazio, poiché la città non è stata coinvolta nella procedura di variante presentata dalla società ad agosto 2015. La Regione ha assicurato che farà ogni verifica utile sullo stato dei luoghi mentre il Ministero vigilerà e porrà la massima attenzione sul problema”.