Nel Pd di Nettuno i conflitti e le beghe interne che hanno portato alla caduta del sindaco, Alessio Chiavetta, sono ancora dirompenti tanto da generare l’ennesima spaccatura questa volta per la composizione delle liste che dovrebbero sostenere il candidato sindaco, Giacomo Menghini, uscito vincitore dalle primarie di marzo. Da una parte la componente vicina all’ex sindaco, che preme per la non candidatura di figure vicine a coloro che hanno causato il commissariamento del comune e dall’altra la posizione di Menghini, ex assessore di Chiavetta, più aperta e soprattutto tesa a rivendicare la leadership conquistata con il successo nelle primarie. Durissima, nei confronti di Menghini, anche la posizione assunta da Antonello Mazza(ex Amministratore Poseidon S.r.l.) che si è chiamato fuori la contesa elettorale: “…ritengo opportuno comunicarti pubblicamente la mia indisponibilità ad essere presente nelle tue liste, ritenendo il tuo progetto attuale, che non è quello a cui ho aderito con entusiasmo inizialmente, capace di aumentare solo il valore numerico, a scapito della qualità politica da tutti noi ricercata…”.
Mentre fioccano le dichiarazioni pubbliche, quello che emerge è un Pd in frantumi, sempre più logorato nel suo interno anche a causa delle ingerenze dei cugini portodanzesi e del suo segretario, Gianni De Micheli, anche lui assessore nella giunta Chiavetta ed oggi braccio forte di Menghini nel tessere alleanze con la “supervisione” del segretario provinciale Pd Rocco Maugliani, il quale sembra aver dimenticato i provvedimenti di espulsione assunti nel recente passato proprio a scapito dei personaggi a cui oggi apre le porte.
Ad oggi il Pd non ha ancora definito il programma amministrativo e soprattutto sembrerebbe in grande difficoltà nella composizione delle liste che dovranno sostenere Menghini, con una sempre più possibile emorragia di consensi verso il voto di protesta, ne potrebbero beneficiare il candidato sindaco del M5S, Angelo Casto e il candidato indipendente, Nicola Burrini, espulso dal Pd ma sostenuto dalla base ex Dc, che ha iniziato la sua campagna elettorale dichiarandosi “orgogliosi di aver posto fine alla Giunta Chiavetta”. Resta da capire come il candidato sindaco del Pd spiegherà ai cittadini i danni causati con il “parcheggione” e con le “mattonelle” dei numeri civici.