Capo D’Anzio, Mingiacchi: Presidente Mauro incompatibile?

Molti gli interrogativi posti dal Consigliere Mingiacchi al Sindaco Bruschini sulla Società Capo D’Anzio

porto anzioAl sindaco di Anzio

Il sottoscritto Andrea Mingiacchi, Consigliere Comunale del Partito Democratico

Premesso che
Il Comune di Anzio è titolare del 61% delle quote della società Capo d’Anzio, costituita per la realizzazione e gestione del porto;
Spetta al sindaco l’indicazione del presidente della società, come previsto dai patti vigenti con il socio di minoranza;
Alcune settimane fa è stato indicato l’avvocato Ciro Alessio Mauro quale presidente e che il consiglio d’amministrazione della società ha preso atto dell’indicazione data;
Considerato che
Notizie di stampa, confermate da una visura camerale, fanno emergere che il presidente in carica non ha alcun potere;
Il suo predecessore, dimessosi a seguito di ripetute minacce, doveva al contrario:
– “ Dare esecuzione alle delibere assunte dal consiglio di amministrazione adottando ogni provvedimento all’uopo necessario;
– firmare la corrispondenza della società;
– procedere all’apertura e chiusura di conti correnti di corrispondenza, di altri conti separati o speciali;
– effettuare la girata su effetti, assegni, vaglia cambiari e documenti allo sconto e all’incasso;
– richiedere fidi bancari ed anticipazioni di credito in genere; dare disposizioni ed effettuare prelevamenti da detti conti, anche mediante assegni bancari all’ordine di terzi a valere sulle disponibilità liquide e sulle disponibilità derivanti dalle concessioni di affidamenti a favore della società;
– e molte altre azioni tecnico-amministrative;
Considerato poi
Che all’Amministratore Delegato, di nomina privata “sono attribuiti tutti i poteri di ordinaria amministrazione, nonché le funzioni vicarie del presidente del consiglio di amministrazione“;
Viste
Le numerose dichiarazioni del Presidente relative a un bando di prossima emanazione per i lavori;
Considerato
Quanto previsto dal piano finanziario della Capo d’Anzio, approvato anche dal sindaco in sede di assemblea dei soci all’epoca della richiesta di inversione del cronoprogramma

Chiede di sapere
per quale motivo l’avvocato Ciro Alessio Mauro non ha poteri quale presidente;
se corrisponde al vero che tale scelta è dettata da una incompatibilità che si creerebbe con la sua professione;
se aver affidato, con tale scelta, interamente al privato che detiene il 39% delle quote attraverso la società Marinedi la rappresentanza esterna e la firma degli atti non corrisponda già a una gestione privatistica del porto che, invece, si è sempre difesa come pubblica;
che fine ha fatto la fase “zero” del piano finanziario che prevedeva l’investimento di 650.000 euro per la sistemazione del bacino e l’avvio delle attività;
per quale motivo si continua a parlare di bando, dato che i lavori – da quello che si legge – sono quelli relativi alla fase “uno”.
Andrea Mingiacchi (Partito Democratico)