Anzio, Mingiacchi accusa: “Spese estive, atti negati”

marinandrea

Alla sua interrogazione nessuno ha risposto, ha provato a chiedere i documenti negli uffici ma finora anche da lì non ha cavato un ragno dal buco. Il capogruppo del Pd Andrea Mingiacchi “tuona” sulla “trasparenza negata” rispetto alle spese e ai criteri di Anzio Summer time, la travagliata stagione estiva a Villa Adele. “Silenzio in consiglio, allora ho fatto formale richiesta al funzionario che si occupa del settore ma non ho ancora avuto nulla. Faccio appello, a questo punto, alla segretaria generale Marina Inches. Sono passato nel suo ufficio venerdì ma era impegnata e non ha potuto ricevermi, spero che voglia affrontare l’ennesimo caso di scarsa trasparenza in questo Comune. Capisco – aggiunge – il balletto delle dimissioni dell’assessore, la visibilità che cerca il delegato, ma qui si tratta di atti che sono pubblici e che a maggior ragione vanno consegnati a un eletto nell’esercizio del proprio mandato”.

Nella sua interrogazione Mingiacchi aveva chiesto di sapere “quanti hanno risposto all’avviso pubblico del Comune, quali proposte sono state presentate, quali sono state scelte dall’amministrazione e secondo quali criteri, i costi e l’eventuale programmazione di iniziative proposte da chi non ha partecipato all’avviso”. Il capogruppo ricorda come “a oggi non ho ricevuto documenti né sono presenti all’albo pretorio come vuole la legge, sappiamo dopo mesi quanto costerà parte dell’allestimento del teatro, mentre ignoriamo tutto il resto ed è la stampa a informarci, invece, delle figuracce fatte tra spettacoli saltati o messi in cartellone senza che fossero previsti, oltre a tensioni all’interno di Villa Adele con il capo della segreteria del sindaco e i giornalisti”.