Anzio e le accuse di mafia. Sinistra Italiana: “Basta chiudere gli occhi”

Immagine“Siamo esterrefatti dalle dichiarazioni del Sindaco, Luciano Bruschini, che parla di danno alla città subìto a causa del servizio andato in onda sul tg LA7 lunedì 24 ottobre. La trasmissione, inerente la questione legalità sul nostro territorio, scaturisce dall’ennesima interrogazione parlamentare presentata il 5 ottobre”. Lo dichiara Sinistra Italiana Anzio. “Vista la grave situazione della legalità, non ultimi i gravi attentati ai danni del vice sindaco Zucchini, e della criminalità organizzata nel comprensorio di Anzio, il Sindaco dovrebbe essere il primo a chiedere un’immediato intervento delle istituzioni competenti. Da mesi Sinistra Italiana ed altre forze politiche chiedono al Ministro dell’Interno di insediare una commissione d’accesso per verificare la sussistenza di eventuali condizionamenti criminali nell’amministrazione locale e, soprattutto verificare la sussistenza della gestione di appalti di servizi pubblici attraverso una rete di cooperative. Invece, secondo il sindaco, ad Anzio non esiste la mafia e chi ne parla fa un danno all’immagine della città, disconoscendo così anche atti pubblici come la dichiarazione dell’allora prefetto di Roma pro tempore Gabrielli. Durante la sua audizione innanzi la commissione parlamentare antimafia il 5 agosto 2015, ha dichiarato che “i settori più a rischio restano quello dell’area pontina, in particolare dei comuni di Velletri, Nettuno, Anzio, Pomezia e Ardea, dove sono in corso importanti indagini nei riguardi di appartenenti alla ’ndrangheta e alla camorra, che si sono stabiliti nella zona attirati dalle opportunità che quei territori offrono per il traffico di stupefacenti, anche in virtù della presenza di strutture portuali e del forte afflusso di turisti nella stagione estiva.” Il riconoscimento da parte del Sindaco della criticità della situazione sarebbe, pertanto, il primo passo verso la presa in carico del problema ed aprirebbe un percorso verso la sua risoluzione. Il non voler vedere a tutti i costi è, invece, il vero danno alla città”.