Riceviamo e pubblichiamo
“Riformismo ed europeismo sono nel DNA del Partito Democratico. Ma riformismo non vuol dire solamente proporre una riforma, riformismo è un modo di essere, è disponibilità al cambiamento, è saper mettere in discussione lo status quo, disponibilità a una modifica costante dei presupposti che regolano i meccanismi della società, l’economia, i rapporti sociali, il governo del territorio. E noi siamo un soggetto politico in grado di governare i processi di riforma intesi come filosofia.
Il ruolo riformista non dev’essere rivendicato solo in Italia, ma anche in Europa e per questo è necessario alzare i toni talvolta. Alzare i toni contro UE non significa essere antieuropeisti o inseguire i populismi, ma questa Europa non è un soggetto sovranazionale neutro che dobbiamo guardare come se fosse un oracolo. Noi dobbiamo viverlo in maniera riformista questo soggetto altrimenti siamo passivi di fronte a questa realtà. L’Europa contro la quale si alzano i toni è di destra e va combattuta per farne un soggetto riformista nel pieno senso del termine. Perciò quando Renzi alza i toni ha ragione” Così Guido Milana nell’incontro di Anzio di sabato 8 Aprile.
Nella sala del Circolo PD di Anzio in via Aldobrandini, è stata ampia la partecipazione di simpatizzanti e militanti che hanno animato un vivace dibattito sul ruolo che il Partito locale può svolgere nella campagna per le Primarie che si terranno il 30 aprile. I temi affrontati non hanno mancato di affrontare le specifiche tematiche viste in chiave comune sulle esigenze del territorio.
Il confronto è stato aperto dai segretari dei due Circoli, Giovanni Cimino per Nettuno e Gianni De Micheli per Anzio, per arricchirsi di numerosi interventi.
Anche in questa circostanza è emerso con forza come il PD rappresenti una vera e propria salvaguardia della democrazia grazie all’impegno e alla partecipazione così vitale e sostanziosa di cittadini nella formazione dei processi di discussione e di formazione della leadership.
Unico partito ormai capace di avviare e sviluppare questo processo nel desolante panorama delle formazioni politiche che procedono come aziende di emanazione piramidale o, peggio, secondo algoritmi e selezionano i loro quadri con metodi da provino televisivo.
Guido Milana ha tratto le conclusioni dell’incontro sintetizzando in tre parole chiave che caratterizzano l’azione del Partito Democratico “Sentire, condividere ed elaborare” Si sente con la pancia si condivide con il cuore, si elabora con la testa. C’è chi si ferma al sentire, qualcuno al massimo condivide pochi elaborano. Il nostro partito coglie le tre funzioni. Sente con profonda partecipazione il bisogno estremo della società stretta nella morsa della crisi economica, negli scenari internazionali inquietanti. Condivide questa sofferenza e poi cerca di elaborare la lettura del bisogno in una soluzione. In questo continuo sforzo, noi dobbiamo mantenere la consapevolezza che siamo l’unico partito pensante che possa garantire la democrazia.”