Cinque Stelle uniti all’opposizione, litigiosi al governo, dopo Roma anche nei Comuni della provincia si litiga e fioccano le dimissioni forzate
Non passa giorno che le amministrazioni a guida 5 stelle non siano scosse dal loro interno. Parliamo di Roma e della sua provincia, nella giunta Capitolina guidata da Virginia Raggi il cambio degli assessori ormai non fa più notizia, tanti i silurati in un anno di governo. Di oggi la notizia di due consigliere municipali. “Stanche di ingoiare bocconi amari”, convinte che ci sia qualcosa di strano nella call che ha garantito a Margherita Gatta la nomina ad assessora ai Lavori Pubblici del Campidoglio, ieri hanno chiesto l’accesso agli atti alla sindaca Virginia Raggi. Francesca Benevento e Luisa Petruzzi, elette tra i grillini rispettivamente ai municipi XII e XV, si dicono “pronte a ricorrere anche al Tar. Va stabilita la verità”. Due giorni fa l’assessore ai Lavori pubblici del IV Municipio si dimesso dopo gli schiaffi presi. Martedì mattina, nella sede del Municipio in via Tiburtina, Alessandro Pirrone aveva colpito il consigliere grillino Domenico Milano.
Ma anche nei comuni della provincia governati dai 5 Stelle le cose non vanno meglio. A Nettuno, giunta grillina guidata da Angelo Casto, due giorni orsono le dimissioni di un assessore con una delega pesante: l’assessore alle Finanze e Bilancio Giuseppe Aquino, ufficialmente per motivi personali, ma nel palazzo si parla di continui dissidi con gli altri assessori 5 stelle. Le dimissioni di Aquino seguono quelle dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura, Attività Produttive Alessandra Biondi, avvenute a maggio per “divergenze politiche sul raggiungimento degli obiettivi”.
A Genzano, altro comune a guida 5 Stelle, l’altro ieri si è dimesso il Vicesindaco Rocco Bruno Facciolo, invitato dal Sindaco Daniele Lorenzon a lasciare il posto in giunta, una figura scomoda, a detta del dimissionario: “l’amministrazione comunale negli ultimi mesi ha compiuto scelte completamente sbagliate… che molto probabilmente hanno già segnato in maniera decisiva il fallimento di questo mandato elettorale” che detto da un attivista e fondatore del m5S si dal 2010 fa un certo effetto nella cittadina dei Castelli romani.
Sette mesi fa a Pomezia, il grande Comune della provincia a guida grillina si è dimessa Emanuela Avesani assessore al Bilancio, Finanze, Patrimonio e Gestione delle società partecipate. Pochi mesi prima ha creare problemi al Sindaco Fucci, era stato l’assessore all’ambiente Giovanni Mattias che aveva dato le dimissioni poco prima di ferragosto.
Sempre all’inizio di quest’anno in un altro importante comune del litorale, ma a nord, Civitavecchia, si è dimesso dall’incarico di consigliere comunale Patrizio Carlini. Le dimissioni di Carlini seguivano di pochi giorni l’addio al movimento annunciato dalla presidente del consiglio comunale Alessandra Riccetti dopo mesi di fibrillazioni e litigi in maggioranza. Carlini ha formalizzato le sue dimissioni con una lettera inviata al sindaco Antonio Cozzolino, nella quale si legge tra l’altro che a indurlo a questa decisione è stata la “mancanza di trasparenza e condivisione delle scelte effettuate”.
Le amministrazioni locali targate 5 stelle per le visioni spesso contrarie all’interno delle varie giunte e tra queste e i consiglieri della maggioranza, ma anche per il semplice fatto che un conto è parlare e un conto è governare, finora non hanno dato prova di unità, hanno litigato, si sono divise. In diversi casi si sono registrati scontri durissimi, dimissioni forzate dalle giunte, allontanamenti spontanei, sanzioni ed espulsioni. Occorrerà attendere tempi lunghi per verificare le capacità del Movimento ad amministrare i Comuni? è quanto si chiedono i tanti elettori 5Stelle. (cp)